"Milano chiama, il Comune risponde .... forse nel 2022".
Milano, 22/12/2021
Questo fine anno è davvero amaro per chi come Asia difende il diritto all'abitare in tutte le sue forme, abbiamo dovuto prendere atto dell'incapacità del Comune di Milano di aprire un secondo bando per le case popolari entro il 31/12. Quella che può sembrare una decisione trascurabile ha privato migliaia di persone della possibilità di entrare nelle graduatorie dopo che l'ultimo bando (aperto tra maggio e giugno) è rimasto aperto un solo mese riducendo fortemente la possibilità per tutti i richiedenti di presentare una domanda. Nel frattempo gli sfratti sono ripresi, la Prefettura non ha ritenuto di voler graduare le 30.000 richieste di sfratto attualmente in corso che colpiscono in larga parte nuclei familiari in stato di necessità. L'unica apertura su un rallentamento delle esecuzioni, voluta dal prefetto per il mese di dicembre, a causa del perdurare dell'emergenza sanitaria è stata prontamente stoppata dal ministero degli interni che, pur rappresentando un governo che nulla ha fatto per l'emergenza abitativa, si è permesso di smentire le dichiarazioni fatte dal prefetto di Milano. Per tutti questi motivi, il 20/12 abbiamo partecipato a un presidio sotto palazzo Marino per chiedere al Comune un immediato cambio di rotta. Il 23/12 incontreremo per la seconda volta l'assessore Maran sul tema degli sfratti, sicuramente pretenderemo che anche il Comune sia al nostro fianco per introdurre finalmente dei meccanismi che permettano il passaggio da casa a casa dei nuclei sotto sfratto e sgombero; l'istituzione di un unico ufficio per l'emergenza abitativa e l'assegnazione entro il 2022 delle migliaia di alloggi sfitti e già disponibili da circa un anno.