MILANO, FIRMATO IL CONTRATTO DELLA POLIZIA LOCALE

Milano -

Dopo una trattativa di più di 16 ore, è stato finalmente siglato l’accordo che riscrive la parte economica del contratto decentrato integrativo della Polizia municipale di Milano. Un contratto preteso con forza dai vigili comunali, indispensabile per avere certezze per il futuro e per garantire una tranquillità che nessun altro incentivo limitato nel tempo può dare. Importante nella conclusione della vertenza il ruolo di USB, ruolo riconosciuto dai vigili milanesi che l’hanno sostenuta con forza. L’interesse primario della vertenza era mantenere intatta la massa salariale sia individuale sia complessiva e che la retribuzione fosse legata in prevalenza alla prestazione effettivamente resa, evitando che il sistema della performance potesse premiare, come solitamente avviene, unicamente cordate clientelari.

Questa pre intesa, che deve essere sottoposta all’approvazione delle assemblee dei vigili, prevede soprattutto un aumento medio di circa 500 euro all’anno per ogni lavoratore e va in controtendenza a quanto succede da tempo all’interno del pubblico impiego. E non solo. Nello specifico sono state mantenute clausole come l’indennità di disagio (superiore a 350 euro mensili), previste nella proposta tecnica del 21 gennaio,  le particolari responsabilità e l’equiparazione con il premio di produzione corrisposto ad altri dipendenti comunali, con alcuni aggiustamenti utili a porre ulteriormente a riparo il salario degli operatori.

Da sottolineare altri importanti risultati. Le donne in maternità non subiranno più alcuna decurtazione dello stipendio, mentre incentivi sono previsti, nelle more di un prossimo specifico incontro, per chi presta l’attività lavorativa durante il riposo settimanale di  domenica e il festivo infrasettimanale.