Milano, un altro incidente ai danni di un lavoratore rider: lunedì 24 alle 15,30 presidio USB davanti ad Assodelivery
A poche settimane dalla morte di Sebastian, un giovane rider di Firenze, ecco che si verifica l’ennesimo incidente sul lavoro ai danni di un altro lavoratore delle compagnie di delivery. L’incidente è avvenuto sabato 22 proprio in Piazza 24 Maggio dove, poche ore prima, i rider insieme alla Federazione del Sociale si sono riuniti in assemblea per urlare a tutta la città quanto pessime fossero le loro condizioni di lavoro, soprattutto in materia di sicurezza.
Sono troppi i casi di incidenti sul lavoro, e troppi tra i rider, spesso costretti a correre per aumentare la paga facendo più consegne possibile. Per questo servono contratti dignitosi con la giusta paga oraria, assicurazioni sulla sicurezza lavorativa e manutenzione dei mezzi a carico dell'azienda, per garantire almeno le condizioni minime di sicurezza. Le compagnie di delivery sono una fabbrica di sfruttamento che non tratta i lavoratori come persone ma come account di un’app senza alcun valore, lì a loro disposizione per essere premiati o licenziati brutalmente.
Quest’ultimo incidente ci affligge ma non ci sorprende: la folle corsa a cui sono costretti a sottostare i lavoratori rider ha come diretta conseguenza la mancanza di tutele, diritti, sicurezza e dignità sul posto di lavoro.
É assurdo che tanti rider si ritrovino con contratti da finti autonomi, che non gli garantiscono una retribuzione dignitosa e che non gli riconoscono le effettive ore lavorative. Vengono costretti da un algoritmo che regola le loro vite a fare chilometri da una consegna a un’altra senza nessuna considerazione per la loro salute; i mezzi di lavoro sono completamente a carico loro; la paga oraria è misera o viene calcolata a cottimo a seconda dei chilometri percorsi o degli ordini consegnati. In queste condizioni gli incidenti e le morti sono qualcosa di inevitabile e strutturale a questo sistema di moderna schiavitù.
Riaffermeremo con forza i punti fondamentali della nostra lotta: l'obbligo da parte dell'aziende di fornire i mezzi di lavoro, l'applicazione del CCNL logistica, un salario dignitoso per le ore di lavoro svolte, il riconoscimento delle ore supplementari e straordinarie, la 13°, la 14°, le ferie, la malattia.
Non ci fermeremo finché tutti i diritti dei rider, dal contratto alla sicurezza, non verranno garantiti: per questo il 2 novembre saremo in sciopero con loro per le vie di questa città.
Alle 15,30 di oggi, lunedì 24 ottobre, saremo in presidio davanti ad Assodelivery, in piazza della Repubblica 24 a Milano, per far sentire tutta la rabbia per quanto successo e manifestare la solidarietà a chi ancora una volta si è trovato a rischiare la propria vita sul lavoro.
Salario, diritti, dignità!
Federazione del Sociale USB Milano