MILANO USB, SCIOPERO GENERALE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: PRESIDIO DELLA PREFETTURA E BICICLETTATA

Milano -

Appuntamento questa mattina davanti al Pirellone per i lavoratori della pubblica amministrazione e delle società partecipate ed esternalizzate che erogano servizi pubblici, in seguito allo sciopero generale proclamato da USB. Un gruppo di alcune centinaia persone ha dato vita a un corteo, chi in bicicletta chi a piedi, che è andato verso il centro della città. Una parte si è poi diretta verso la sede della Prefettura dove ha dato inizio a un presidio (una lavoratrice a tenuto un comizion) durante il quale è avvenuto un incontro con un rappresentante della Prefettura, altri hanno attraversato parte della città toccando prima la sede della Croce Rossa, poi la stazione ferroviaria di Cadorna e il vicino gate di Expo.

A Cecilia Nardelli, delegata dal prefetto, i rappresentanti di USB hanno spiegato le ragioni dello sciopero: la tendenza a una generale privatizzazione di tutti o quasi i servizi, il blocco del rinnovo dei contratti fino al 2020, la riduzione del personale (anche prefettizio, cosa che ha colpito molto il rappresentante del governo), la non assunzione di 250.000 precari, l’evidenziazione della miseria degli 80 euro di Renzi (in sostanza un credito d’imposta), la situazione insostenibile dei dipendenti degli appalti nelle scuole, negli ospedali, in tutti i servizi pubblici e la vergogna del mondo delle cooperative appaltatrici. La signora Nardelli ha assicurato che informerà il ministro, come da suo dovere.

Contemporaneamente, la variopinta e rumorosa biciclettata (c’era pure un tandem e un ciclobirrificio) bloccava il traffico di una parte della città lanciando slogan contro la politica del governo, contro la mancanza del contratto, contro la precarietà, contro gli sprechi e la corruzione che nel mondo della pubblica amministrazione sono all’ordine del giorno senza che il governo prenda e attui decisioni forti e risolutive. Sono stati così occupati e binari della stazione di Cadorna, bloccandone l’intero traffico e poi il vicino sito di Expo.