Musei aperti a Natale: a qualunque costo, pure a sette euro l’ora. Lavoratori in presidio al comune di Milano, sotto l'albero solo rabbia
Per i lavoratori dei Musei dopo i danni pure l’ulteriore beffa: il Ministro della Cultura Sangiuliano annuncia l’apertura dei Musei anche nel giorno di Natale e Santo Stefano “in nome dei soldi spesi dai turisti per visitare le nostre città!”
A chi può sfuggire l’amara ironia della situazione? Ai lavoratori che a mala pena il Natale se lo possono permettere per via degli stipendi da fame con cui si trovano a lavorare negli appalti del Comune, viene portata via anche la possibilità di passarlo con i propri cari, in ragione del divertimento di chi ha pagato per farsi un viaggetto.
Abbiamo portato oggi in presidio al Comune il Natale che non faremo: sotto l’albero c’è solo rabbia, frustrazione ed esasperazione. Con i ringraziamenti delle Istituzioni non si mette il pane in tavola.
Nonostante i funzionari della CGIL abbiano chiesto alla polizia di non fare entrare in piazza i lavoratori iscritti all’USB e abbiano richiesto chiaramente di non volerli in piazza, continuiamo a ribadire che il nostro interlocutore sono le aziende appaltatrici Dussmann e Coopculture e il Comune, con i quali serve un tavolo. A questo partecipino tutti i sindacati che hanno una rappresentanza tra i lavoratori, per trovare un accordo per l’applicazione del Contratto Collettivo nazionale di lavoro Federculture, che è quello adeguato alle funzioni di questi lavoratori; si potrebbe garantire in questo modo il giusto inquadramento e di conseguenza uno stipendio che ridia dignità, dando la possibilità per i lavoratori in appalto nei Musei Civici di potersi permettere di vivere in una città come Milano in condizioni accettabili.
Infine, respingiamo al mittente tutte le provocazioni, compreso lo schieramento della polizia in piazza, USB non fermerà la lotta fino al raggiungimento degli obiettivi.
USB Lombardia