NO AL BLOCCO DEGLI SCIOPERI NEI TRASPORTI PER EXPO 2015

Bergamo -

A Confindustria e Cgil, Cisl, Uil non basta aver ridotto alla fame i lavoratori ma progettano la pace sociale, il blocco di ogni iniziativa di sciopero nel settore dei trasporti firmando un patto di non belligeranza in vista di Expo 2015.

Da vari articoli di giornale emerge che la Filt/Cgil di Bergamo avanza la proposta di stipulare contratti integrativi nelle società di Traffico pubblico locale, come Atb, Locatelli, Sab, Sai, Tbso, Teb e Sacbo (società che gestisce l’aeroporto Orio al Serio), in cambio del blocco di tutti gli scioperi in occasione di Expo 2015. Peccato che il contratto Tpl sia scaduto da oltre sette anni e che quello appena siglato per le gestioni aeroportuali sia l’ennesimo contratto dove è aumentato l’orario di lavoro e diminuita la paga oraria.

L’accordo proposto dalla Filt/Cgil di Bergamo segue, in tema di Expo, il vergognoso accordo del 5 giugno 2014 tra Cgil, Cisl, Uil, Regione Lombardia e la società Expo 2015 che prevede assunzioni attraverso stage, contratti di somministrazione e a tempo determinato con retribuzioni mensili di 516 euro e buoni pasto di 5,29 per l’80 per cento dell’organico complessivo di Expo 2015. Contratto che è stato chiuso senza consultare i lavoratori, ma che ha coinvolto invece le Agenzie di somministrazione, gli Enti bilaterali e altri Enti di formazione di indicazione delle parti, tutte organizzazioni nate per sotterrare il conflitto e mediare tra le parti sociali. Carrozzoni succhia soldi, utili solo a chi ne fa parte, ben pagati sindacalisti e funzionari padronali.

USB si opporrà con tutte le sue forze alla proposta della Filt/Cgil di Bergamo e mobiliterà i lavoratori del trasporto pubblico della città e denuncia ancora una volta il furto, a danno di giovani, precari, disoccupati, lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, che è il contratto stipulato per chi andrà a lavorare all’Expo. Expo che è diventata una grande opportunità per molti industriali, costruttori, politici, mafiosi per rubare, speculare, corrompere. Come stanno a dimostrare le mille inchieste giudiziarie di questi mesi. E il cibo, che è il tema dell’Expo 2015, è visto solo come coltivazione, produzione, trasformazione, business, qualità, ma tralascia quella più importante: la condizione di milioni di persone affamate nel mondo. Che non possono acquistare cibo perché non hanno soldi sufficienti, ma anche perché le loro terre sono state distrutte, desertificate, industrializzate.

L’Unione sindacale di base pone al centro della sua attività il diritto al lavoro, che deve essere ben retribuito e tutelato, la sua difesa, la sua dignità. Consapevole, diversamente da Cgil, Cisl, Uil, che solo il conflitto, la lotta, lo sciopero portano risultati. E che solo i lavoratori, organizzati, hanno la prima e l’ultima parola sui propri interessi e sul proprio destino.

USB Lavoro Privato Lombardia