NO AL VOLONTARIATO: IL LAVORO ALL'EXPO DEVE ESSERE PAGATO, GARANTITO, TUTELATO
Oggi 4 luglio la RSU del Comune di Milano è convocata per esprimersi su un’ipotesi di accordo sul tema lavoro durante l‘Expo. Ipotesi avanzata dall’amministrazione comunale che rimarca l’uso del “volontariato” (ipocriticamente definito come “non sostitutivo di lavoro”) e dove il problema della carenza di personale tra i dipendenti comunali viene affrontato solo con assunzioni a tempo determinato, peraltro chiedendo deroghe a norme che non è detto il governo accolga.
USB ritiene che il lavoro generato direttamente da Expo debba essere lavoro vero, garantito e tutelato, e non volontariato mascherato,
Va cambiato quel modello di occupazione, sottoscritto da CGIL-CISL-UIL nell’accordo del 23 luglio 2013, che avvallava un EXPO dove il numero dei volontari e degli stagisti supera il quello dei lavoratori (peraltro per la maggior parte inquadrati come apprendisti nel contratto Terziario, distribuzione e servizi).
Quindi anche oggi USB sosterrà con forza questa posizione.
Nelle prossime settimane saremo negli uffici e nelle fabbriche con presidi e volantinaggi per smascherare l’ennesima opera finanziata con soldi pubblici ma che non si trasformerà in benessere pubblico. E per denunciare il ruolo di quei sindacati che neanche al fiume di soldi pubblici stanziati sanno rivendicare lavoro “buono” quando persiste una grave situazione occupazionale.