OSPEDALE DI BERGAMO: NO AL PAGELLINO!

Bergamo -

Tempo di esami per i lavoratori dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. È scattata infatti in questi giorni da parte dei dirigenti, la procedura (sperimentale) di valutazione delle performance individuali. Molti dipendenti però si sono sentiti danneggiati da questo sistema di valutazione perché lo ritengono iniquo e antidemocratico. Per l’incertezza delle norme che lo regolano, per la non chiarezza dei criteri di valutazione, per l’oscurità degli obiettivi. L’USB si è sempre dichiarata contraria all’uso di questi sistemi. Prima di tutto perché sono scarsi i fondi per l’aggiornamento e il perfezionamento professionale; poi perché la scarsezza di personale pesa sulle capacità e la qualità del lavoro; infine perché non svengono rispettate le leggi e le norme contrattuali preliminari al sistema di valutazione, soprattutto quelle riguardanti il “benessere organizzativo”. Ma soprattutto perché questo sistema mette gli uni contro gli altri e stila una offensiva classifica del personale: quelli da premiare e quelli da biasimare. Anche per questa ragione l’USB invita tutti i lavoratori dell’ospedale a rompere l’omertà e a rendere pubblico il proprio punteggio, proprio come a scuola. O forse la trasparenza nuoce al bel giocattolo dell’amministrazione?

A questo punto, affinché i lavoratori dell’ospedale non si sentano soli e alla mercé di capi e capetti, l’USB si mette a disposizione di tutti quelli che vogliono opporsi alla valutazione delle proprie performance. Il sindacato li aiuterà ad attivare la procedura di conciliazione (che deve essere fatta entro cinque giorni dalla valutazione) indirizzando al proprio responsabile formale nota di contestazione. Rappresentanti sindacali e delegati Rsu saranno sempre a disposizione.

In allegato il comunicato dell'USB che spiega in modo esauriente i termini del problema