Ospedale San Raffaele: lavoratori allertano il CdA
Né i dipendenti né i pazienti dovranno subire le conseguenze delle scelte imprenditoriali sbagliate dell’attuale Amministrazione.
Nel giorno in cui si deciderà il destino del San Raffaele di Milano, oltre 400 lavoratori e lavoratrici hanno manifestato, con un’assemblea che si è subito trasformata in corteo, per allertare i vertici – in questo momento riuniti per un CdA straordinario.
Sia che rimangano gli attuali amministratori o che prendano il controllo nuovi imprenditori o le banche, i lavoratori e le lavoratrici del San Raffaele sono pronti a lottare per difendere il posto di lavoro, garantire le assunzioni dei precari, difendere i diritti salariali e normativi, contrastare qualsiasi tentativo di cessione del personale o chiusura delle sedi (ad esempio quella di Turro); solo garantendo gli organici, gli investimenti in sicurezza, retribuzioni adeguate e diritti, sarà possibile continuare ad erogare servizi di qualità per i pazienti.
Un fallimento determinerebbe le stesse criticità che hanno dovuto affrontare lavoratrici e lavoratori di Alitalia. Conoscendo bene le conseguenze, continueremo, come USB a vigilare sull’evoluzione degli eventi.
Nei giorni scorsi, con la RSU, abbiamo chiesto un incontro al Governatore Formigoni: ci aspettiamo un intervento che salvaguardi un istituto che ricopre un ruolo fondamentale nell’erogazione delle prestazioni sanitarie ai cittadini lombardi e non solo, che rappresenta fonte di reddito per migliaia di famiglie e che garantisce ricerca sanitaria di eccellenza.
Nemmeno gli sciagurati accordi con Confindustria sottoscritti da CGIL-CISL-UIL fermeranno la lotta dei lavoratori del San Raffaele, che da anni hanno scelto di appoggiare i sindacati di base, praticando una vera democrazia sindacale.