Presidio lavoratori Nava Press
Presidio lavoratori Nava Press
I lavoratori Nava Press stanno subendo un trattamento di cassa integrazione che non ha alcun fondamento normativo, ma solamente discriminatorio da parte dell’azienda.
La Nava Press ha deciso in autonomia di collocare in CIGS a zero ore un piccolo gruppo di lavoratori mantenendo gli altri ad orario pieno, chiedendo continui straordinari ed aumentando i carichi di lavoro.
La normativa prevede che la cassa integrazione venga distribuita o effettuata a rotazione tra i lavoratori di pari funzioni, consentendo a tutti, in questo modo, di mantenere l’attività lavorativa e una retribuzione dignitosa. Ma l’accordo siglato da Nava Press con SLC-CGIL e UILCOM-UIL e una RSU decaduta consente all’azienda di selezionare a suo piacimento i lavoratori da considerare esuberi, senza nessun tipo di tutela prevista per i diritti di tutti.
Che l’azienda si liberi di lavoratori possibilmente “scomodi” o semplicemente “amici” con il beneplacito di CGIL e UIL è inaccettabile!
Che l’azienda insista a rifiutare il confronto e il dialogo, ripetutamente sollecitati, con USB, sindacato liberamente scelto dai lavoratori per rappresentarli, e che le istituzioni alle quali sono stati denunciati gli illeciti continuino a prender tempo è insostenibile per i lavoratori della Nava Press!
Per ripristinare la legalità all’interno dell’azienda
Per difendere i diritti al lavoro, ad un’equa retribuzione, alla dignità della persona
Per rivendicare il diritto alla rappresentanza sindacale aziendale eletta
Per evitare che simili comportamenti illegali si ripropongano sulla pelle di altri lavoratori