RIUSCITA LA MOBILITAZIONE DI OGGI A MILANO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E SOCIALI DI BASE CONTRO IL VERTICE EUROPEO
Alcune centinaia di lavoratori e militanti hanno protestato contro il vertice europeo che si è tenuto oggi a Milano sul tema del lavoro. Circondati da migliaia di poliziotti e carabinieri in assetto di guerra, hanno dato comunque vita a volantinaggi, comizi e, preceduto da un breve scontro, a un corteo nelle strade vicine al summit. In mattinata alcuni militanti di USB hanno occupato il cavalcavia di una via vicino alla Fiera. Al centro della protesta la politica di totale distruzione dei diritti dei lavoratori, il cosiddetto jobs act, perpetrata con ferocia dal governo Renzi. Il voto di fiducia in bianco chiesto al Senato dal primo ministro è solo l’ennesimo atto di una politica che, come un carro armato, passa sopra ogni elemento di democrazia, diritti costituzionali, forme di rappresentanza. Il disegno è chiaro: con un Parlamento ridotto a uno zerbino, a sindacati – seppur conniventi - sbeffeggiati e supini, a partiti balbettanti, Renzi, ben spalleggiato dall’Unione Europea, offre su un piatto d’argento a speculatori di ogni risma, soprattutto stranieri, un’Italia stremata da una crisi senza fine ridotta a terra di conquista. Unico baluardo a questa offensiva, pur nelle gravi difficoltà in cui si trova, può essere la volontà di lavoratori, giovani, precari, studenti di opporsi a una vita senza lavoro, senza diritti, senza casa, senza prospettive, senza democrazia. Questi sono i temi al centro dello sciopero generale di otto ore proclamato da USB per il prossimo 24 ottobre. Solo un ampio fronte di lotta e di partecipazione potrà porre un freno all’offensiva senza quartiere scatenata da questo governo contro il nostro lavoro e la nostra vita.