SCIOPERO PUBBLICO IMPIEGO: "NO ALLA CARITA', VOGLIAMO UN VERO CONTRATTO"
E’ riuscito lo sciopero indetto da USB Pubblico impiego: in molte aziende pubbliche e partecipate, nelle scuole, specie materne, all’Inps, negli ospedali, negli appalti. Tante realtà e un solo grido: “I 5 euro lordi mensili che la legge di stabilità prevede sono una carità che non vogliamo. Vogliamo invece un vero contratto”. Un grido che è risuonato da largo Cairoli e piazza San Babila a Milano scandito da lavoratori di tutte le province del Nord. In testa i vigili del fuoco, poi gli infermieri in camice, e via via tutti gli altri. Rinnovo del contratto, orari, straordinari, blocco delle assunzioni, la Buona scuola, l’abolizione delle Province, il jobs act, i contratti a termine, quelli part time, tutti temi presenti negli slogan, nei capannelli, sugli striscioni. E’ il primo sciopero che chiede l’internalizzazione dei lavoratori delle mense, delle pulizie, del portierato, un problema, quello degli appalti, che ha assunto dimensioni gigantesche, anche nel privato. A Paderno Dugnano c’è stata la chiusura delle mense scolastiche. Hanno scioperato i dipendenti della Manutencop di alcune scuole civiche, le scodellatrici di Milano Ristorazione e di Senago, i portieri della Bocconi, i lavoratori della Romeo a Linate. L’unità si fa nei fatti. Ed è solo l’inizio.