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SCIPPO DEL TFR: LA CUB GIUDICA INACCETTABILE L'ACCORDO

Milano -

Tfr: La Cub giudica inaccettabile l’accordo governo, cgil, cisl, uil e confindustria che, mentre conferma il “silenzio assenso” per lo scippo del tfr ai fondi pensione stabilisce lo spostamento forzoso all’Inps del tfr, per i dipendenti delle aziende con più di 50 dipendenti, non destinato ai fondi pensione.

Assurdo e da respingere che quattro compari decidano con il governo per conto dei lavoratori su come deve essere gestito il tfr.

Cub chiama alla lotta, a partire dallo sciopero del 17 novembre, per cancellare il silenzio assenso e il trasferimento forzoso all’Inps e ridare al lavoratore la piena autonomia di decidere sulla gestione di una parte del suo salario

Poiché nessuno mette in discussione che il tfr è retribuzione differita del lavoratore, è paradossale che lo stesso venga espropriato del diritto a decidere sulla sua destinazione.

Una gestione diversa da quella storica del Tfr puo' anche essere proposta, ma deve essere sempre e solo il lavoratore a decidere liberamente del suo uso e della sua destinazione, sulla base di criteri certi e trasparenti sui rendimenti e condizioni di utilizzo.

La Cub ritiene che il conferimento all'Inps potrebbe essere in questo ambito positivo se, sempre su libera scelta del lavoratore, rafforzasse la previdenza pubblica, ma con la manovra Prodi questo non e' previsto in quanto il fondo costituito presso l’Istituto non ha finalità previdenziali ma serve a sviluppare gli investimenti in infrastrutture.