Scuola tutto a 1 euro. Successo dei presidi a Milano, Cremona e Lodi
Si sono svolti nella mattina di oggi, 12 settembre, giorno ufficiale dell’apertura delle scuole, quattro presidi davanti ad altrettante scuole lombarde per denunciare lo stato di incuria e pericolosità strutturale nella quale versano i nostri istituti e lo stanziamento misero destinato alla manutenzione e alla messa in sicurezza da parte di province e città metropolitana.
“Una media di 1000 euro per ogni istituto superiore della Città Metropolitana di Milano è quanto viene destinato per quest’anno scolastico” afferma Vito Summa, Dirigente USB Lombardia. “Vista la popolazione scolastica, si tratta di una media di un euro a studente per assicurare un ambiente di studio salubre e stabile”.
Durante i presidi è stato effettuato un volantinaggio sulle gravi problematiche legate alla cosiddetta riforma delle Province e alla duplicazione delle funzioni con Città Metropolitana a fronte di una drastica diminuzione dei fondi per gli Enti. “La volontà politica è chiara: ignorare il voto popolare che si è opposto all’abolizione delle Province, attraverso un continuo e violento taglio delle risorse economiche loro destinate, riducendo all’impotenza gli Enti stessi e svilendo le professionalità che vi lavorano da decenni” conclude Summa.
“I problemi che poniamo sono concreti e tangibili, come ci ha confermato il Dirigente Scolastico dell’Istituto Marignoni Polo, Prof. Pietro De Luca, davanti le cui sedi oggi abbiamo volantinato” continua Summa. Il DS il dirigente ha colto l'occasione di rilasciare ai delegati USB alcune dichiarazioni (Intervista al DS Pietro De Luca)
In attesa dell’incontro con Consigliere Delegato all’edilizia scolastica, Roberto Maraviglia, che ci ha assicurato la sua disponibilità ad ascoltare e accogliere le nostre istanze, le iniziative in favore dei Servizi Pubblici e contro le politiche di svalutazione delle Province e dei loro dipendenti non si fermano.
USB prosegue nella rivendicazione di servizi pubblici efficaci pensioni dignitose, il blocco delle privatizzazioni, misure efficaci contro la disoccupazione e contratti nazionali che garantiscano i sacrosanti diritti dei Lavoratori.