SEMINARIO SU ZINGONIA: QUANDO LA TEORIA SI SCONTRA CON LA REALTA'

Bergamo -

Interessante da molti punti di vista il seminario su Zingonia organizzato ieri dall’Università di Bergamo. Innanzitutto per gli oratori: urbanisti, architetti, docenti universitari, antropologi, sindaci, ma anche abitanti, insegnanti del quartiere, imprenditori, blogger. E poi militanti del comitato degli abitanti delle Torri, della relativa rete di supporto, dirigenti di USB. Insomma tutti. E tutti convinti che Zingonia debba vivere e rivivere, tornare a essere quella comunità che il suo fondatore, Renzo Zingone, sognava. I primi hanno “disegnato” una città piena di verde, bambini festanti, aree pedonali, con esempi, tavole, studi. I secondi risvegliando ricordi e rimpianti, vecchie cartoline, poesie, una giusta voglia di riscatto ambientale, Tutto però all’insegna di un “volemose bene” che poco rispecchia una realtà fatta invece di degrado, ambientale e umano, di case fatiscenti, di abbandoni, di sgomberi. E, soprattutto, di un’idea di “riqualificazione” che non prevede riordino del territorio, ristrutturazione dei palazzi e degli appartamenti, ripristino del verde, ricostruzione di quel senso di comunità che tutti gli intervenuti al convegno hanno richiamato. Un’idea di “riqualificazione” che invece ha deciso tutto il contrario: l’abbattimento delle Torri, l’allontanamento degli  abitanti, l’espulsione degli occupanti. Per farne che? La costruzione di parcheggi e aree commerciali. E’ il pensiero del sindaco di Ciserano, dell’Aler di Bergamo e della Regione (ieri ambedue assenti). La reale situazione è stata bene illustrata da Kamà Abdou Samath, presidente del comitato abitanti delle torri, da Adil Beddari e Claudio Cerruti della rete di supporto, e da Fiorangela Augustoni di USB. Angherie, sopraffazioni, tagli della fornitura dell’acqua (non solo nelle abitazioni degli occupanti ma anche dei proprietari), rifiuto di creare un rapporto tra sindaco e comitato inquilini, intervento delle forze dell’ordine (ma non contro gli spacciatori), distruzione di uno spazio giochi per i bambini, episodi di vero e proprio razzismo. Il rappresentante di USB ha poi spiegato che il sindacato ha proposto alla Regione di usare gli ingenti finanziamenti dei Fondi europei per riqualificare le Torri. Ma non ha ricevuto nessuna risposta. Una proposta concreta che ha gambe per camminare. Basta che si voglia scendere dall’Olimpo dei buoni proponimenti alla loro realizzazione pratica.