Stato di agitazione al Policlinico Cà Granda di Milano

contro la volontà dell'Azienda, di voler modificare o revocare il contratto Part-time a ben 114 dipendenti.

Milano -

Le modifiche o le revoche di questi contratti a part-time andranno ad incidere pesantemente sulla vita delle lavoratrici, per questo riteniamo utile portare alla Vs/attenzione :

 

1.  la sentenza del Tribunale di Trento proprio sul ricorso di una lavoratrice del Pubblico impiego che vede tale norma in contrasto con la direttiva UE- (Ordinanza Tribunale di Trento 04/ 05/ 2011), infatti, il giudice di primo grado, nella sua sentenza, precisa che:

l’articolo 16 della legge 4 novembre 2010, n. 183, nel consentire al datore di lavoro pubblico di trasformare unilateralmente il rapporto di lavoro a tempo parziale in rapporto a tempo pieno, anche contro la volontà del lavoratore, si ponga in insanabile contrasto con la direttiva europea (dir. 15 dicembre 1997, n.97/81/CE). Una norma nazionale “siffatta discrimina il lavoratore a part-time, il quale, a differenza del lavoratore a tempo pieno, rimane soggetto al potere del datore di lavoro pubblico di modificare unilateralmente la durata della prestazione di lavoro.

 

Questo non contribuisce certo allo sviluppo delle possibilità di lavoro a tempo parziale su basi accettabili sia ai datori di lavoro che ai lavoratori, atteso che il lavoratore part-time sarebbe soggetto al rischio di vedersi trasformare il rapporto in lavoro a tempo pieno, anche contro la propria volontà, con evidente grave pregiudizio alle proprie esigenze personali e familiari.

 

Lo stato di agitazione e le eventuali successive azioni di protesta, si pongono l'obiettivo di  far recedere l' Azienda Ospedaliera IRCCS Fondazione Policlinico Cà Granda, dal procedere con le revoche e le modifiche dei Part-time. Questo anche per  di ritrovare un clima di collaborazione con codesta organizzazione Sindacale, e ridare fiducia e dignità lavorativa ai dipendenti.

 

Milano 23 Giugno 201

                                                                                                                                  Riccardo Germani

Coordinatore Regionale USB

Settore Sanità