USB CONTRO IL LAVORO DOMENICALE E FESTIVO NEL COMMERCIO
Il Centro anziani di Ponte Lambro festeggia, con USB, il Primo Maggio
Mobilitazione di USB la mattina del Primo Maggio davanti all’Iper del Portello a Milano. Prosegue la campagna di lotta contro il lavoro domenicale e festivo. Il decreto del governo Monti, il cosiddetto Salva Italia, e le continue liberalizzazioni dei governi che lo hanno seguito, stanno producendo effetti nefasti. I lavoratori, e soprattutto le lavoratrici, da anni sono costretti, da contratti firmati da Cgil-Cisl-Uil (ultimo quello di poche settimane fa), a passare tante domeniche e festivi al lavoro invece di starsene a casa con la loro famiglia. Adesso rischiano pure il posto di lavoro. Auchan vuole licenziare 1.500 dipendenti, Media World 700. Frutto della situazione di crisi del Paese: la disoccupazione cresce sempre di più - siamo al 13 per cento e per i giovani al 43. Se non si guadagna non si consuma. Intanto la festa dei lavoratori molti l’hanno passata alla cassa e nei magazzini. Ma la mobilitazione non si ferma.
Domenica mattina 1° maggio l’Associazione Centro anziani di Ponte Lambro (Milano) ha organizzato un incontro con i cittadini del quartiere. Di grande impatto la lettura delle testimonianze di vita di molti associati al Centro. Operai, lavoratrici, casalinghe, hanno raccontato le loro storie, storie di immigrazione, difficoltà, ma anche di speranze, gioie. Bella anche la testimonianza di una giovane del quartiere: anche qui preoccupazioni e speranze assieme. L’intervento di USB ha ricordato gli articoli della Costituzione italiana sul lavoro che ancora non sono applicati e la continua diminuzione dei diritti di lavoratori e pensionati sottolineando come peggiorino sempre più assieme alla disoccupazione, alle condizioni di lavoro e alle pensioni. Una bella iniziativa che dimostra come, ad ogni età, la voglia di mobilitazione e di impegno non cessa di esistere. Anzi.