USB in piazza con la Rete lombarda  dei Centri antiviolenza: Regione Lombardia ritiri il decreto che mina la libertà, la sicurezza  e l'autodeterminazione delle donne. 

Milano -

Usb condivide fino in fondo le preoccupazioni, la lotta e  il dissenso delle Rete  lombarda dei Centri antiviolenza contro le politiche foriere di rischi per la libertà e la sicurezza delle donne che vedono protagonista, ancora una volta, Regione Lombardia.
Il Decreto Regionale 8601 del 13 luglio 2017 (allegato A) prevede, infatti,  due modifiche che minano alla base sia la libertà di azione dei centri antiviolenza, e dunque  delle donne stesse,  che la loro autonomia economica: il superamento dell’anonimato per le donne che ricorrono ai centri e l’obbligo di denuncia (tramite la previsione della qualifica di incaricato di pubblico servizio per le volontarie dei centri).
“L'esperienza dei Centri Antiviolenza maturata in 30 anni di lavoro dimostra che l'anonimato delle donne e la segretezza delle loro storie porta alla fiducia e dimostra che per le donne è importante poter scegliere quando denunciare decidendo i passi del loro percorso. La denuncia spesso espone le donne alla vendetta dell'uomo, soprattutto se non si è valutato prima ogni rischio e conseguenza di questa decisione.
Regione Lombardia sta, inoltre,  costruendo un albo regionale che accredita anche soggetti che non rispettano questo metodo, vanificando così anni di impegno politico e di risultati raggiunti e si pone in violazione dei principi della Convenzione di Istanbul, in virtù della quale  “i diritti della vittima" sono "al centro di tutte le misure e" devono essere "attuate [politiche] attraverso una collaborazione efficace tra gli enti, le istituzioni e le organizzazioni pertinenti (art. 7) ritirando tutte le delibere che contengono imposizioni contrarie alla libertà di scelta delle donne”.
Come sindacato riteniamo, inoltre, che tali provvedimenti  si inquadrino in una più generale tendenza al controllo capillare e al mutamento di funzioni che consegna il primato alla prospettiva dell’ordine pubblico.

Per questi motivi invitiamo delegat*, iscritt*  simpatizzanti sia a firmare la petizione-appello lanciata dalla  Rete lombarda dei Centri antiviolenza  che a partecipare al presidio che si svolgerà  martedì 12 settembre dalle h.16 alle h.20 sotto il Palazzo della Regione di via Melchiorre Gioia.

Firma la petizione al seguente link:

www.change.org/p/la-rete-lombarda-dei-centri-antiviolenza-contro-le-politiche-di-regione-lombardia/nftexp/ex2/03/38282321