USB per la liberazione di Gabriele Del Grande
Dal 9 aprile un giornalista e documentarista italiano, Gabriele Del Grande, si trova rinchiuso nei centri di detenzione ed espulsione turchi senza che sia stato formulato alcun capo d’accusa. Soltanto martedì scorso è riuscito a contattare la sua compagna ed ha annunciato l’inizio dello sciopero della fame. La lentezza con cui si sta muovendo la Farnesina è estenuante per la famiglia e gli amici del giornalista e per questo oggi cittadine/i italiane/i si ritroveranno nelle Piazze di tutta Italia e inizieranno a staffetta lo sciopero della fame. Le motivazioni della detenzione di Gabriele sono chiare a tutti, per primo a lui, come ha avuto modo di dichiarare nella sola telefonata concessagli: il suo lavoro di giornalista e documentarista. Difendere il diritto all'informazione libera e critica significa difendere la libertà di ciascuno a conoscere le realtà celate dalla demagogia del potere, le vere condizioni di vita dei cittadini, le pressioni cui il potere li sottopone. E il potere di un dittatore feroce come Erdogan ha già fatto troppe vittime. Difendere il diritto a conoscere le accuse mosse e difendere il principio di innocenza significa difendere il diritto alla democrazia e allo Stato di diritto, principi non certo teorici, ma vivi e concreti per i quali in Italia hanno combattuto le partigiane e i partigiani che hanno permesso la nascita della Repubblica Democratica, principi che stanno alla base di quella Festa della Liberazione che si celebrerà tra pochi giorni e sul cui valore reale è necessario tornare a riflettere. La liberazione di Gabriele Del Grande riguarda ognuno di noi. Per questo motivo l’Unione Sindacale di Base sarà in piazza a Milano oggi. L’appuntamento è a Largo Cairoli alle 18 ed invitiamo non soltanto i nostri militanti, ma tutti i cittadini di una delle principali città simbolo della Resistenza all’oppressione di regime ad essere presenti e a testimoniare che la Libertà è ancora oggi il principale valore da difendere Inviato da BlueMail