USB presidia e informa in difesa dell'Ospedale San Carlo

Milano -

Inizierà domani, con la distribuzione di 5000 volantini da parte di un gruppo di attivisti e con un presidio davanti all'Ospedale, la campagna "Salviamo il San Carlo". L'iniziativa è promossa da USB, per portare all'attenzione dei cittadini la grave situazione del San Carlo che, non più tardi di qualche mese fa, ha seriamente rischiato di essere demolito a causa della mancanza delle condizioni di sicurezza richieste dalle norme. Questa situazione è da imputare totalmente alla gestione eccessivamente politicizzata dell'importante presidio ospedaliero che, negli anni, ha avuto la propria centralità nel clientelismo e nella corruzione, invece che nella qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini.

Il vero contraltare è rappresentato dalla grande capacità professionale dei lavoratori, grazie alla quale si riesce ancora a garantire un servizio sanitario di qualità.

E’ tempo che le responsabilità vengano a galla e che ciascuno risponda delle proprie, a partire dalla Politica che fino ad oggi è rimasta assente, fatta eccezione per gli episodi di clientelismo e di corruzione che, purtroppo, interessano la quasi totalità della Sanità lombarda.

Un tema, tra i tanti che verranno posti all'attenzione di cittadini e lavoratori, sarà quello dell'impiego dei 140 Milioni di Euro, che l'ex governatore Formigoni ha dichiarato di avere stanziato per il San Carlo e che, a tutt'oggi, non sono stati utilizzati per migliorare le condizioni della struttura.

Pietro Cusimano, dirigente regionale USB, dichiara: "Abbiamo scelto di iniziare dall'Ospedale San Carlo perché questa realtà rappresenta un condensato di elementi negativi che non ha pari nel panorama lombardo. La mancanza delle condizioni di sicurezza strutturale”- prosegue il Sindacalista- “ una gestione amministrativa quanto meno avventurosa, unita ad un utilizzo strano degli stanziamenti ed un opaco utilizzo persino dei fondi salariali: tutte queste mancanze denunciano le forti responsabilità della Politica ".