ZINGONIA: SI ABBATTONO LE CASE PER FAR POSTO A UN CENTRO COMMERCIALE
Gli abitanti di Zingonia lottano per difendere le loro case che uno scellerato accordo tra Regione e i Comuni che si dividono il territorio della "città fantasma" vuole rase al suolo per far posto a un centro commerciale e a parcheggi privati. Altre famiglie lottano per affermare il loro diritto ad avere una casa e a non essere costrette a vivere in strada a causa di una crisi della quale non sono responsabili. L'unione di questi due bisogni non ha prodotto una doppia debolezza, bensì energie inimmaginabili fino a pochi mesi fa e una volontà di lotta non arrestabile né con diktat né con la repressione.
Questa due realtà hanno capito, al contrario delle istituzioni, che la riqualificazione delle Torridi Zingonia è possibile solamente con la ripopolazione delle case con famiglie e con l’allontanamento di tutte quelle situazioni di illegalità che le forze dell'ordine, e tanto meno gli enti locali, non hanno saputo o voluto eliminare. C’è chi invece da tempo ha scientificamente operato per degradare il territorio di Zingonia con il non ripopolamento delle case sfitte, la non manutenzione delle strade, di tutte le opere pubbliche e degli spazi comuni. Tutto per giustificare una “riqualificazione” che prevede l’abbattimento delle Torri con 208 appartamenti per regalare il terreno ai privati.
L'Unione Sindacale di Base sostiene le rivendicazioni degli abitanti di Zingonia e si schiera decisamente a sostegno di chi lotta per il diritto ad avere una casa.
Non un passo indietro sarà fatto sul percorso fin ora condiviso da tutti i soggetti impegnati per la strappare Zingonia dalla distruzione.
L’USB assicura la sua partecipazione a tutte le iniziative che verranno decise dagli abitanti tutti, dal Comitato residenti delle Torri e dalla rete di supporto che li affianca.
In questi giorni è stato depositato il ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro il Piano di governo del territorio di Ciserano che ha trasformato l’area occupata dalle Torri in zona commerciale e direzionale. Il sindaco di Ciserano e tutti i soggetti impegnati in questa operazione di distruzione, sappiano che non troveranno rassegnazione e passività, ma determinazione e resistenza attiva.