109 SCHIAFFONI IN FACCIA ALLE LAVORATRICI E LAVORATORI DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI

Milano -

Forse non tutti sanno che per obbligo di legge, dal 2011 è costituito il C.U.G. (COMITATO UNICO DI GARANZIA) presso il Comune di Sesto San Giovanni, con il compito (almeno nelle “buone intenzioni”….) di contrastare il mobbing e ogni tipo di discriminazioni riguardanti: genere, età, orientamento sessuale, origine etnica, disabilità, condizioni e sicurezza sul lavoro, formazione e progressioni di carriera.

Alla legittima richiesta (Prot. gen. n. 24344 del 29.03.2013) dell'USB-Unione Sindacale di Base di nominare un suo rappresentante effettivo ed un supplente per partecipare alle attività del C.U.G., l'Amministrazione comunale di Sesto San Giovanni ha opposto un secco rifiuto con la falsa e infondata motivazione che USB non sarebbe un sindacato rappresentativo.

Ricordiamo a questi signori, da troppo tempo abituati bene ad essere riveriti e oltremodo temuti (NON CERTO DA NOI !), che dalle elezioni per la RSU del Comune di Sesto San Giovanni tenutesi nel marzo 2011, l'Unione Sindacale di Base è risultata la seconda organizzazione sindacale con 109 voti (pari al 24%), confermando i suoi tre delegati sui quindici posti disponibili in RSU. Usando il buon senso, questo significa che USB è ampiamente rappresentativa, e il rifiuto dell'Amministrazione comunale è un brutto schiaffone assestato a 109 lavoratrici e lavoratori, nostre colleghe e colleghi, che ci hanno votato e quotidianamente ci rinnovano sostegno e simpatia nei concreti luoghi di lavoro.

Trinceratasi dietro una lettura restrittiva, e soprattutto escludente della normativa in vigore, l’Amministrazione comunale dichiara che: “…..le OOSS chiamate a designare i propri rappresentanti all’interno del CUG sono solo quelle rappresentative nell’ambito dell’amministrazione…”. Chiediamo a questi sommi cultori di diritto sindacale, per quale motivo i rappresentanti di due organizzazioni sindacali, che alle ultime elezioni di RSU del marzo 2012 hanno ottenuto rispettivamente e solo 59 e 15 voti, possono partecipare ai lavori del CUG. ???

Loro con quei voti sono nel CUG, noi con 109 dobbiamo restarne fuori !!!

Invitiamo l’Amministrazione comunale a rivolgere il proprio sguardo oltre i confini della “Repubblica Autonoma di Sesto San Giovanni” per scoprire con Sua grande meraviglia, che il Comune (Capoluogo di Provincia) di Milano ha legittimamente riconosciuto all’USB (secondo sindacato a Milano) di nominare i suoi rappresentanti all’interno del CUG.

Gli atti sono a disposizione di chiunque abbia la buona volontà di leggerseli.

Inevitabilmente ci chiediamo con quale coraggio e coerenza questa Amministrazione comunale di centro-sinistra, che quantomeno nelle enunciazioni verbali del suo programma politico rivolto alla Cittadinanza Sestese, innalza la bandiera dell’inclusione sociale, e poi nel concreto di casa propria, ESCLUDE una forza sindacale di base come USB dalla partecipazione ad un organo che può migliorare le condizioni materiali, ambientali e normative di circa 750 tra lavoratrici e lavoratori??? Certamente l’Amministrazione comunale non vuole che la nostra organizzazione sindacale possa offrire il proprio contributo libero e originale all’interno del CUG, poiché è pienamente consapevole che la nostra autonomia e indipendenza ci rendono troppo scomodi e assolutamente indisponibili ad essere addomesticati e remissivi.

Noi non ci meravigliamo che l’Amministrazione voglia tenere fuori dal CUG, l’Unione Sindacale di Base e con essa i 109 lavoratrici e lavoratori che ci hanno votato, poiché la stessa “leggerezza intellettuale” usata con noi, è stata usata per la riorganizzazione amministrativa della macchina comunale (Deliberazione di Giunta n. 36 del 29.01.2013).

Sotto i colpi devastanti di una crisi strutturale mondiale, senza precedenti nella storia del modo di produzione capitalistico e che quotidianamente distrugge salari e posti di lavoro anche in Italia, l’Amministrazione comunale di Sesto San Giovanni con la massima leggerezza ha sostanzialmente riconfermato lo stesso numero di dirigenti (14), posizioni organizzative (40) e alte professionalità (12) che aveva stabilito nel 2007, cioè in un’altra epoca.

Gli altissimi costi necessari per finanziare questo elefantiaco assetto organizzativo saranno pagati da tutti quei lavoratori e lavoratrici di questo Comune, che ormai non vedono da cinque o dieci anni uno straccio di progressione orizzontale (non parliamo di quelle verticali diventate ormai utopia).

Ricordiamoci che tutto questo accade mentre il contratto collettivo nazionale è bloccato dal 2009, e il continuo aumento dei prezzi al consumo divora ogni mese il potere d’acquisto reale dei nostri stipendi da fame.

Invitiamo l’Amministrazione comunale a rivedere la decisione di escluderci dal CUG, e ribadiamo che USB in tutti gli organismi di rappresentanza si farà voce e azione delle lavoratrici e lavoratori di questo Comune, per riconquistare i più ampi spazi di democrazia sindacale e salari effettivamente decenti ed adeguati al costo della vita.

 

USB del Comune di Sesto San Giovanni