29 giugno PRESIDIO a Palazzo Marino: Sindaco, la Residenza!
Il 20 Maggio 100.000 persone sfilavano per le strade di Milano rivendicando una città in cui sia possibile vivere “insieme senza muri” e in cui “Nessuna Persona è Illegale”.
In mezzo a loro ha sfilato anche il sindaco Sala. Passato il “bagno di folla” è il momento di dare risposte concrete.
Esiste una cosa che il sindaco può fare subito, senza esitazioni e senza dover attendere il parere di un governo che ha dato prova in molte occasioni di preferire assurde politiche razziste (come le leggi Minnito-Orlando).
Il Comune può dare la residenza a tutte le persone che abitano a Milano.
In particolare applicando la facoltà di derogare all’articolo 5 del DL 47/2014 (cosiddetto Piano Casa) e mettendo a disposizione la casa comunale (e i consigli di zona) come residenza fittizie per chi non ha fissa dimora.
Oggi in questa città migliaia di persone, italiane e straniere, non hanno la possibilità di registrarsi presso l’anagrafe. Chiunque sia senza tetto, chi è domiciliato in strutture di accoglienza, chi risiede in un alloggio senza titolo. Sono persone, famiglie, adulti e bambini che per la legge “scompaiono” e non hanno, conseguentemente, accesso alla sanità e all’istruzione pubblica.
Questo sarebbe un primo passo affinché Milano assomigli a Barcellona con la sua “carta de vecindad” o vada verso le politiche delle “sanctuary city” che stanno garantendo a tutte le persone che “risiedono di fatto” un documento che consenta loro di uscire dalla clandestinità.
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