Assemblea dei Servizi Educativi a Milano: parte una stagione di lotta per salario e diritti
Sabato 24 si è svolta la prima assemblea milanese degli educatori e operatori sociali in lotta con USB, dopo il partecipato sciopero del 13 maggio.
Un appuntamento che è riuscito a mettere a fuoco in modo ancora più netto i problemi di una categoria di lavoratrici e lavoratori le cui condizioni, sul piano dei diritti e del salario, sono tutt’altro che dignitose. Una situazione che è stata ben rappresentata, in apertura di assemblea, da un'attività di riflessione e condivisione su sofferenze, strumenti e obiettivi legati al mondo dei lavoratori sociali in appalto.
Le parole che sono tornate più spesso sono le stesse urlate nelle piazze di tutta Italia nelle manifestazioni per lo sciopero del personale delle cooperative sociali: stipendi da fame, precarietà, burnout/organizzazione, rete, conflitto/riconoscimento professionale, diritti, salario dignitoso (vedi immagini con elaborazione grafica dei temi).
La prima idea emersa durante l’assemblea, per dare continuare alle iniziative di mobilitazione, è quella di una giornata regionale di protesta sotto una sede istituzionale – Comune di Milano o, più probabilmente, Regione Lombardia – in occasione dello Sciopero Generale proclamato dall’USB per il prossimo 20 giugno, immediata vigilia della stagione estiva, sicuramente la più critica in quanto caratterizzata dalla discontinuità salariale, una autentica vergogna da cancellare immediatamente.