"Asta SEA: Storia di sospetti e turbative"
All’asta… vanno i lavoratori!
La vicenda giudiziaria di Vito Gamberale, in merito all’acquisizione del 29,75% della quota di proprietà SEA in possesso al comune di Milano, lascia parecchi dubbi.
La Procura di Milano ha aperto l’ inchiesta su una presunta “turbativa d’asta”…noi non staremo fermi a vedere.
Il Comune di Milano, tuttavia, continua imperterrito con la decisione di “vendere” un’altra quota di azioni, che lo priverà della maggioranza delle azioni di SEA; si aggiunge la bella idea di un referendum ricattatorio, del tipo: “Alziamo la Tarsu, l’IMU e l’IRPEF comunale o vendiamo la SEA?
Poco importa se le azioni saranno cedute attraverso la quotazione in borsa o date di nuovo al F2I, tramite un’asta internazionale; in ogni caso non si prescinde dalla volontà di “Vendere/Svendere.
Poco importa se possono esserci forze ”industriali”, che vogliono competere nell’acquisizione di quote SEA, prevale ancora la logica lobbistica del F2i quale unico “PADRONE” del Gruppo SEA.
Ci rimetteranno, comunque, tutti i LAVORATORI SEA, tutti i cittadini di Milano/Provincia e tutti i Comuni che ruotano intorno agli aeroporti sia di Linate che di Malpensa.
I piani industriali, sviluppati da chi non conosce l’ambito del Trasporto Aereo, porteranno una speculazione economica immediata, con la conseguenza di parcellizzare ed esternalizzare interi settori di SEA, per primi: Handling e Sicurezza. La riduzione del perimetro aziendale produrrà effetti domino sul piano sociale.
I risultati di questa “politica industriale” già si intravedono: molti sono i lavoratori già messi fuori dalla Società, i restanti subiscono la riduzione dei diritti, con ripercussioni devastanti sia sul piano economico che sul piano normativo; spariscono i contratti collettivi “Nazionali” e non si rinnovano quelli esistenti.
L’unica strada praticabile dai lavoratori e dai Sindacati è la LOTTA; bisogna arrivare ad uno sciopero GENERALE di tutto il settore del trasporto aereo. Tutte le Organizzazioni Sindacali che hanno a cuore la sorte dei lavoratori non possono più sottrarsi da questa necessità.
Oggi non è in discussione la supremazia del singolo sindacato, ma sono messi in discussione i posti di lavoro, i lavoratori e le loro famiglie; è messa in discussione la coesione sociale, con tutte le ripercussioni che, inevitabilmente, i territori e i comuni dovranno affrontare.
Bisogna creare tutte le alleanze possibili, sindacali e politiche: in questa logica si devono inquadrare le iniziative di sciopero fatte recentemente nel Gruppo SEA da USB, insieme alla FLAI Servizi e UGL Trasporti e, a breve, sarà comunicata un’altra iniziativa di SCIOPERO di 24 ore.
La nostra parola d’ordine era e resta: contrastare la politica di vendita del Comune di Milano, guidata dall’assessore al bilancio Tabacci.
La SEA è un bene comune di tutti i cittadini che va mantenuto, difeso e tutelato, senza se e senza ma!!!!!!
USB Lavoro Privato Lombardia Trasporti