DALLA PRODUZIONE ALLO SPIONE: ECCO LA NUOVA "MISSION" IN DIPHARMA
Un Lavoratore Dipharma ha ricevuto la comunicazione di apertura di un procedimento disciplinare: “per aver posto in essere comportamenti ed attività tali da pregiudicare, ovvero ritardare, la guarigione” durante la sua assenza per malattia dalla fabbrica.
Questo è l’ultimo atteggiamento vessatorio, in ordine di tempo, nei confronti del Lavoratore, assolutamente estraneo a quanto imputatogli. La Direzione, invitata a citare fatti e circostanze in merito alla contestazione, ha negato l’esibizione di qualsiasi prova, ma ha precisato che Dipharma ha incaricato un’agenzia di investigazioni privata, il risultato di dette indagini sarebbe la prova che il collega avrebbe violato le norme che disciplinano la malattia.
L’esito della procedura disciplinare è stato comunicato successivamente: 3 giorni di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.
Dopo aver comandato e pagato all’ASL 8 (otto) visite fiscali, delle quali 4 nei primi 5 giorni, per controllare il lavoratore, assente per infortunio sul lavoro, dopo l’apertura di due procedimenti disciplinari, annullati in seguito ad una conciliazione in sede sindacale, adesso la Direzione aziendale ha ben pensato di alzare il tiro, facendo spiare il collega.
Perché tanto accanimento?
Forse perché non è iscritto alla triade CGIL-CISL-UIL?
Forse perché ha osato metterci la faccia e presentarsi alle elezioni RSU?
Forse perché fa ragionamenti, nei quali coinvolge i propri colleghi, non compatibili con l’asse delle attuali relazioni industriali tra padronato e sindacato confederale?
Forse perché l’aver smontato il precedente becero impianto accusatorio ha scombinato i piani del Direttore del personale, che pensava già, in quell’occasione, di essersi mangiato il topolino?
Dipharma spende un mucchio di soldi per pagare gli investigatori privati, oltre alle visite domiciliari, ma lascia a casa i contratti in scadenza, lamentando la mancanza di risorse.
Oggi ne spiano uno per tentare di licenziarlo, domani spieranno tutti!
- La risposta ad un simile vergognoso comportamento aziendale sarà data davanti alla fabbrica dal presidio sindacale informativo di oggi dalle 12,30 alle14,00;
- passerà attraverso le aule del Tribunale, dove porteremo il Direttore del personale;
- continuerà nella nostra determinazione a combattere l’arroganza di questo “padrone”!
USB Lavoro Privato