"E' iniziata" la macelleria sociale per i lavoratori SEA Handling s.p.a e SEA s.p.a

Varese -

In data 27 settembre 2013, i Presidenti di SEA s.p.a P. Modiano e SEA Handling s.p.a E. Lecaldano hanno comunicato la loro ricetta su come far uscire dalle secche SEA Handling ed in parte SEA s.p.a.

I due Presidenti, nel corso della convocazione, hanno ribadito quanto già espresso sui vari quotidiani:

Sea handling non può più esistere - Dato che l'UE continua a rivendicare l'applicazione della sanzione amministrativa (360 mln più interessi), vista anche la sentenza del Consiglio di Stato che ha cassato il rinvio disposto dal TAR della Lombardia.

SEA Handling non può più esistere – Dato che la società di Handling deve mantenere un bilancio separato dalla Gestione, ed essendo esposta in un prossimo futuro ad un deficit di circa € 24 mln, risulta tecnicamente fallita, come da art. 2447del codice civile (si noti che ad ogni riunione il deficit è costantemente in crescita).

L'unica alternativa, pertanto, che va bene all'UE, a SEA s.p.a, al Fondo F2I e a quasi tutte le organizzazioni sindacali presenti nel gruppo SEA, e' creare una NEWCO, una nuova società che si chiamerà Ital Handling.

Per realizzare questo percorso c'è già chi fa la voce grossa, nel tentativo di applicare la ricetta che ha funzionato altrove e qualcuno già pensa di essere il nuovo Marchionne del trasporto aereo.

Questo atteggiamento ha già messo in riga la maggior parte delle organizzazioni sindacali che, per lavarsi la coscienza, dichiarano di volere l'occupazione di tutti i lavoratori della SEA Handling e, nel contempo con ipocrisia, dichiarano la loro disponibilità a “riempire di contenuto” la nuova società, che non occuperà tutti i lavoratori (esuberi) e l'abbassamento del salario quantificabile intorno al 20/25%.

Del resto alcuni “ex compagni di lotta”, che hanno visto la luce in fondo...... e non si sa per cosa, si dichiarano più che soddisfatti del nuovo dialogo che gli garantisce la “sopravvivenza”, sciolgono ogni riserva e accettano la logica del perimetro aziendale, con buona pace della necessità di quella SEA UNICA che abbiamo rivendicato insieme.

Continuando ad analizzare questo nuovo percorso, ci chiediamo se i lavoratori di SEA Handling dovranno traghettare TUTTI nella nuova società e la risposta è presto data: ASSOLUTAMNTE NO !!!

Una parte potrà essere collocata in SEA s.p.a, reparto security, QUANTI? Da stabilire!

Di certo si ritroveranno coinvolti, insieme a tutti i restanti lavoratori di SEA spa, a sacrifici che saranno propinati sotto forma di solidarietà.

Un’altra parte andrà in Ital handling, QUANTI? Da stabilire! Questi si ritroveranno un taglio netto al loro reddito, mentre i rimanenti lavoratori finiranno in CIGS e MOBILITA’.

La stragrande maggioranza dei lavoratori non potrà essere accompagnata alla pensione, perché sono necessari 67 anni di età, come ha voluto l'UE e imposto dalla riforma Fornero-Monti, e non possiamo dimenticare chi ha votato questi provvedimenti in parlamento e i soliti noti che non hanno attuato nessuna opposizione sindacale, sempre gli stessi!!!

Ancor più sorprendente è constatare con quale facilità si pensa di sbarazzarsi di centinaia e centinaia di lavoratori, ridotti a bottiglie con “vuoti a perdere......”

Nessuno pensa di ribaltare questa logica terrificante, si accetta in maniera supina e senza colpo ferire una tragedia sociale, così come e' avvenuto in Alitalia con la creazione della “Italiana” CAI Alitalia. L’unica grande differenza è che la SEA non perde, anzi è una Società che, non più tardi di tre mesi or sono, ha diviso agli azionisti la bellezza di € 38 mln di UTILI !!!

Come in tutte le tragedie, c'è sempre chi ci guadagnerà, non solo le lobby degli imprenditori finanziari europee, ma anche di quelle italiane che neppure scherzano: non è un mistero che il fondo F2I stia facendo man bassa di quasi tutti gli aeroporti italiani con l'avallo del governo passato, di quello presente e forse anche “futuro”.

Con l’operazione SEA si porta a compimento la destrutturazione del gruppo e, insieme, quella del sistema aeroportuale italiano: questa manovra è funzionale alla creazione di un “monopolio dell’Handling italiano “, costituito da diverse società ma riconducibile ad un unico soggetto.

Tutto potrebbe passare attraverso l’espulsione di lavoratori dal processo produttivo ed il peggioramento delle condizioni economiche e normative dei restanti lavoratori di SEA/SEAH (…altro che UNICA!).

L’UNICA risposta a questa macelleria sociale è creare un forte movimento di opposizione di massa, FERMIAMOCI PER FERMARLI !!!!

Il 18 ottobre 2013 SCIOPERO di 24 ore di tutti i lavoratori aeroportuali.

Tu che farai?!!!

Nei prossimi giorni si organizzeremo assemblee generali in preparazione degli scioperi, perché una SEA UNICA è possibile, come è possibile negli altri scali europei !!!

Ricordate colleghi che, quando si mette la testa sotto la sabbia, qualcos’altro resta scoperto!!!!

 

USB Lombardia -Trasporti