GOLGI REDAELLI: DIPENDENTI IN PIAZZA A VIMODRONE, MILANO E ABBIATEGRASSO. Assemblee all'aperto il 3, 4 e 5 luglio!

Milano -

“A Vimodrone 1 operatore di notte per 42 pazienti!

A Milano in quattro a fare il lavoro di uno!”

 

Vimodrone, 1 luglio 2013

Continua e cresce la protesta dei lavoratori dell’ASP Golgi-Redaelli, contro la riduzione dle personale notturno, contro i tagli alla formazione, contro lo spreco di risorse “ad personam” del progetto RSA nell’istituto di Milano, contro l’esternalizzazione dei servizi.

Questi sono i motivi alla base delle assemblee che si svolgeranno all’aperto in modo da coinvolgere anche la cittadinanza e l’utenza nella valutazione delle scelte della dirigenza aziendale.

I Lavoratori si ritroveranno in assemblea:

 Mercoledì 3 luglio davanti l’Istituto “P. Redaelli” di Vimodrone

 Giovedì 4 luglio davanti l’Istituto “P. Redaelli” di Milano

 Venerdi 6 luglio davanti l’Istituto “C. Golgi” di Abbiategrasso

 

Di seguito il precedente comunicato stampa riportante i dettagli della vertenza in corso.

 

Per eventuali contatti:

PIETRO CUSIMANO 3207285158 – cusimanopietro@gmail.com

 

L'Unione sindacale di base denuncia la scelta delle Direzioni Amministrative e Medica dell'Istituto Redaelli di Vimodrone (Scelta condivisa anche dalla Direzione Generale) di "sperimentare" in un reparto RSA una turnazione che prevede la presenza di un solo operatore di notte per ben 42 pazienti!

A nulla sono valse le osservazioni in merito ai rischi per la salute dei pazienti dal momento che, anche a seguito dell'incontro odierno, le Direzioni sono rimaste sulla loro posizione.

 

Le giustificazioni addotte sono pretestuose dal momento che si cerca di far credere che la riduzione del personale notturno sia stata operata per avere più operatori presenti nel turno del mattino.

In realtà questo non è vero perchè le Direzioni, contemporaneamente alla scelta di ridurre il personale notturno, hanno riorganizzato del tutto il Reparto iin questione, sostituendo ben 12 operatori (inserendo tutti lavoratori precari, in forza ad una cooperativa, quindi ricattabili), sostituendo di fatto il Capo Reparto ed affidando il coordinamento dello stesso al Capo Infermiere, introducendo dei pannoloni ad alta assorbenza: nessuno di questi elementi è collegato alla riduzione del personale notturno, pertanto questa riorganizzazione avrebbe potuto essere (doverosamente) fatta senza intaccare la presenza notturna degli operatori, mettendo così a rischio la salute degli ospiti ricoverati.

 

E mentre a Vimodrone si riduce il personale notturno, nell'Istituto gemello di Via D'Alviano a Milano, si opera una scelta diametralmente opposta, finanziando il "Progetto RSA", un presunto nuovo modello organizzativo che si sta concretizzando unicamente in uno spreco di risorse economiche e umane senza che si sia riusciti ad ottenere alcun risultato concreto e misurabile. Infatti, il lavoro che nell'Istituto di Vimodrone è svolto dal solo Capo Infermiere, a Milano è stato suddiviso tra almeno quattro persone. Infatti, il progetto RSA prevede che i reparti RSA siano coordinati dal Funzionario dei Servizi Sociali che, non avendo competenze in ambito sanitario-infermieristico, è supportato da due Capi Reparto -che vengono sottratti alle loro abituali mansioni- che formano un Ufficio Infermieristico che si occupa della gestione del personale e di poco altro. La risposta dell'Azienda alle nostre osservazioni è stata che "uno solo non ce la può fare". E allora -obiettiamo noi- com'è che a Vimodrone il Capo Infermiere ce la fa e in aggiunta le è stata affidata la responsabilità di un progetto aziendale sulle verifiche di TUTTE LE CARTELLE CLINICHE? NOn è che, per caso, c'è una logica ad personam?

 

La RSU aziendale ha già indetto lo stato di agitazione e, su proposta di USB, è stato stilato un calendario di iniziative:

26 giugno : presidio presso Istituto di Vimodrone

3 luglio Assemblea / Presidio presso l'Istituto di Vimodrone (Via Leopardi)

4 Luglio Assemblea/presidio davanti l'Istituto di Milano (Via D'Alviano)

6 luglio Assemblea/presidio presso l'Istituto C. Golgi di Abbiategrasso (Piazza Golgi)

 

L'Unione sindacale di Base denuncia anche la sempre maggiore precarizzazione del personale ed il ricorso sempre più massiccio a dipendenti esternalizzati. Per questo motivo chiede che vengano banditi dei concorsi per l'assunzione di personale, al fine di ricondurre all'interno dell'Azienda attività strategiche che vengono affidate in quantità sempre crescente a soggetti esterni il cui unico intento è il guadagno economico."