Gruppo SEA: LE VERITA' DI TANTI E LE BUGIE DI POCHI
Si arriva all’assemblea degli Azionisti con la revoca della richiesta di sospensione alla corte di giustizia europea e si approva il bilancio. C’e’ chi grida alla vittoria, solo perche’ la sanzione di 360 milioni di euro piu’ oneri, inflitta dall’Unione Europea non è stata iscritta. Ricordiamo, che la sospensiva del TAR della Lombardia è valida sino alla decisione nel merito della Corte di Giustizia Europea, che non arriverà prima di qualche tempo.
Il processo di dismissione dell’ Handling, qualche stratega di basso calibro ,che non ha a cuore il bene comune ce l’ha già in testa. Una azienda ancora in utile, ma paradossalmente in crisi è un alchimia politica che deve far riflettere.
Il Comune di Milano (54,5%) e il fondo F2I (44,5%) azionisti del Gruppo SEA, ormai agiscono come una unica entità. Non vorremmo che l’obiettivo degli azionisti sia’ quello di utilizzare la sanzione Europea, come una opportunità da cogliere e progressivamente far maturare, per poi procedere alla parcellizzazione di SEA Handling, con ricadute pesantissime anche su SEA spa.
Nel mondo sindacale i soliti noti continuano nella loro cosciente cecità, continuando ad affrontare il tema della SEA come una disputa tra l’Azienda e la Unione Europea, trascurando che lo scontro in atto e’ molto più ampio, che affonda le radici su un modello di “sviluppo industriale”,di liberismo sfrenato senza regole ed equilibri, in un comparto,quello del trasporto aereo,che con l’arrivo di qualche focoso avventuriero pioniere di assohandler, ha perso la propria identità. Il vero problema è la privatizzazione di SEA, con obiettivi di solo mero profitto e non di servizio; in un periodo di “crisi” l’utile si ottiene anche esternalizzando servizi, vendendo rami di azienda. Nel Consiglio di Amministrazione di SEA,(4/6/2013) viene approvato il bilancio più che positivo per l’anno 2012, pari a 64 milioni di euro, contabilizzando 13,8 milioni di euro che sono i crediti transati con il Gruppo Alitalia in Amministrazione Straordinaria e un dividendo agli azionisti di circa 38 milioni di euro. Lavoratori i problemi non sono finiti, teniamo alto il livello di guardia,torneranno alla carica difendiamo il nostro modello di gestione del lavoro, rivendichiamo a voce alta l’occupazione, le nostre retribuzioni e i nostri diritti, costruiti in anni di sacrifici,
facciamo capire a tutti, che lotteremo senza paura,facciamolo per noi e per chi verrà dopo di noi!Partecipiamo numerosi alle assemblee retribuite dei sindacati di base dell’11 giugno a Malpensa e del 12 giugno a Linate ,dalle ore 15:00 alle ore 17:00, in preparazione dello sciopero generale del 14 giugno 2013.