LA DISASTROSA CONDIZIONE DELLE COMMESSE: BASSI SALARI, LAVORO FESTIVO, PRECARIATO. RIBELLARSI È GIUSTO

Milano -

Sui circa due milioni di lavoratori del commercio quasi l’80% sono donne. E lavorano in modi e condizioni impossibili. La forma contrattuale più usata nel commercio è il part time con un salario che si aggira sui 600-700 euro mensili. I turni variano in continuazione. E a volte vengono cambiati e comunicati per telefono nella stessa giornata.

 

Il lavoro precario è una condizione molto diffusa tra le donne del commercio. Perché i padroni non vogliono rischiare che le vecchie lavoratrici si avvicinino troppo ai 36 mesi di lavoro, validi per l'assunzione obbligatoria per legge. Ma c’è anche il lavoro in nero, sommerso, i finti appalti, gli stage “creativi”. Chi vive la realtà di un supermercato o di un ipermercato sa benissimo che è difficoltoso anche poter andare in bagno. Di storie ce ne sono tante.

Le donne del commercio, come tutte le donne, lavorano di più per guadagnare di meno e non ricoprono quasi mai ruoli di vertice. Il principale fondamento delle pari opportunità è l'eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione. Nella realtà molte hanno perso il lavoro a causa di una gravidanza, e la lettera di dimissioni in bianco è la modalità più diffusa con cui le leggi a tutela della madre lavoratrice vengono aggirate. Molte donne del commercio poi lamentano di subire molestie e atteggiamenti vessatori da parte dei “capi” maschi.

 

Ultima questione, la possibilità degli esercizi commerciali e dei grandi ipermercati di tenere aperto sempre, anche durante le domeniche e i festivi, situazione che crea gravissimi problemi per le lavoratrici, che non hanno più tempo per se stesse e per le proprie famiglie. In un paese che fa continui richiami alla “sacralità” della famiglia e dove i servizi pubblici non sono attivi spesso neanche il sabato, e in un settore dove l'80% degli occupati sono di sesso femminile, è una vera e propria beffa.

 

Per tutte queste ragioni domenica 8 dicembre l’USB ha indetto in tutta Italia una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del commercio. Contro i bassi salari, i turni massacranti, il diritto alle festività. Per la zona di Milano l’appuntamento è al Centro Sarca dalle 11 alle 17, viale Sarca Milano – via Granelli Sesto San Giovanni.