Liceo Falcone e Borsellino di Arese: l’USB rivendica il libero esercizio delle libertà sindacali

Milano -

Poco più di una settimana fa, USB Scuola ha organizzato un presidio davanti al Liceo Falcone e Borsellino di Arese. Un presidio che non nasceva certo dal nulla, ma dalla fatica e dal bisogno di serio supporto sindacale espressoci da un nutrito di docenti (peraltro molto stimati) di quella scuola, in parte nostri associati e in parte no.

A questo presidio, durante il quale abbiamo ricevuto approvazione e incoraggiamento da docenti (alcuni anche timorosi di palesarsi) e studenti, è seguita una risposta a dir poco scomposta promossa dallo staff di presidenza del Liceo, una lettera in cui ci si accusa di portare avanti una campagna diffamatoria nei confronti della scuola, inviata agli studenti, alle famiglie e alla stampa. Una lettera che passa per altro per una dichiarazione “della preside”, cosa impossibile, visto che il Dirigente del Falcone e Borsellino è un uomo, questo solo per sottolineare la totale scompostezza della reazione.

Chiunque legga il volantino, che per correttezza rialleghiamo, può rendersi conto del fatto che nessuna diffamazione vi trova posto, né lo ha avuto nel corso del presidio, in cui abbiamo rivendicato il ruolo di tutte le componenti della comunità educante e la democrazia e il rispetto delle funzioni di ognuno; non è infatti nostro costume diffamare chicchessia, semplicemente abbiamo esercitato la libertà sindacale secondo quanto recita la Costituzione all’art. 39: “L'organizzazione sindacale è libera”, a meno di violare l’ordinamento dello Stato, cosa che evidentemente non abbiamo fatto.

La nostra azione è peraltro supportata da oltre 300 pagine di testimonianze in possesso dell’Ufficio Scolastico Regionale, il cui silenzio riteniamo sconcertante e la cui inerzia viene pagata dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’istituto, dagli studenti, dalle famiglie e che non aiuta la scelta del Liceo Falcone e Borsellino nel futuro.

Invitiamo quindi chi si è fatto promotore di una reazione così rabbiosa a riflettere bene sulle proprie azioni, compresa la diffusione della lettera a studenti e famiglie, visto il nostro ruolo centrale di educatori alla democrazia e al rispetto della Costituzione. Lo stesso invito facciamo ai firmatari (docenti e ATA), che ben poco nei mesi scorsi hanno fatto per supportare i docenti in evidenti e conclamate difficoltà, ma si sono affrettati a firmare una lettera di supporto, senza evidentemente leggerla bene e senza nemmeno sapere a chi sarebbe stata indirizzata.

Abbiamo chiesto e ribadiamo la richiesta che i docenti possano lavorare serenamente, esprimere le proprie posizioni nel rispetto delle funzioni di tutte le componenti scolastiche, venendo rispettati nella propria, che è essenziale. I diritti e i doveri delle componenti e delle funzioni devono essere contemperati e la scuola deve seguire procedure corrette e condivise. Questo è il vero punto, nient’altro.

Al presidio abbiamo appreso che anche genitori e studenti richiedono chiarimenti e che a giorni si terrà un Consiglio di Istituto, che auspichiamo molto partecipato, e ci auguriamo che venga permesso il contradditorio e che vengano date risposte e non affermati proclami non supportati da evidenze.

USB Scuola proseguirà le azioni di supporto del personale del Liceo Falcone e Borsellino in ogni possibile sede: il silenzio uccide la democrazia scolastica e non intendiamo permetterlo!