MA NON ERA LA GIUNTA DELLA PARTECIPAZIONE ? OVVERO: RIORGANIZZAZIONE SIGNIFICA TAGLIO DEL SALARIO?
Due domande che sorgono spontanee quando si vede che:
• l’ennesima riorganizzazione arriva, come nelle Giunte precedenti, bella pronta e servita, senza nemmeno la minima informazione né, tantomeno, la discussione con le OOSS e la RSU che rappresentano i Lavoratori
• la riorganizzazione è accompagnata da un Determina Dirigenziale che aumenta il numero delle P.O. la cui specifica parte economica è prelevata dal fondo di tutti i Lavoratori, come fosse un bancomat nelle mani dell’ Amministrazione, senza la dovuta contrattazione sindacale.
L’ennesimo provvedimento, che dirotta parte del fondo salario accessorio per compensare le P.O., rischia di compromettere la possibilità di incrementare lo stipendio di tutti i Lavoratori e di pregiudicare la realizzazione delle progressioni orizzontali per tutti i Dipendenti.
Rispetto a questi intollerabili comportamenti non ci bastano, differentemente da qualcuno, le ingannevoli promesse: dell’Amministrazione ” ci siamo sbagliati, non succederà più”, poiché i provvedimenti unilaterali sono già operativi e indicano ormai chiaramente l’assoluta mancanza di corrette relazioni sindacali e il rispetto dei Lavoratori dei loro sacrosanti diritti.
Con alcune sigle sindacali, abbiamo quindi attivato la procedura di conciliazione in Prefettura per poter dichiarare le iniziative di lotta che decideremo insieme ai Lavoratori. Oggi, 12 aprile 2013, la procedura si è conclusa negativamente.
Nell’ultimo periodo abbiamo sospeso la partecipazione a incontri sindacali evidentemente inutili.
Denunciamo con forza la continua violazione di democrazia e reale rappresentanza che la Giunta “della partecipazione” sta attuando, realizzando incontri sindacali che vedono la presenza di solo 2 Organizzazioni che non rappresentano la maggioranza dei Lavoratori.
Occorre rispondere con la mobilitazione !
• Rivendichiamo il diritto a contrattare le condizioni di lavoro
• Rivendichiamo l’obiettivo di incrementare significativamente il salario di tutti i Lavoratori con nuove progressioni orizzontali, adeguamento e aggiornamento di varie indennità e la creazione di una specifica indennità legata all’Expo.
• Rivendichiamo azioni concrete da parte dell’Amministrazione contro il perseverante blocco delle assunzioni, (votato in Parlamento anche da forze politiche che governano a Milano) per ottenere le necessarie dotazioni organiche in difesa della qualità dei Servizi Pubblici e per alleviare i pesanti carichi di lavoro.
Non possono essere i Lavoratori e i Cittadini a pagare i tagli decisi dal Governo agli Enti Locali e le conseguenze dello strangolante “patto di stabilità”, votato centralmente da chi, senza alcuna remora, ha sostenuto il Governo Monti .
Nel Comune di Milano e sul piano nazionale, come abbiamo ribadito anche nell’ultimo incontro sindacale all’ARAN, sosteniamo gli obiettivi di incremento salariale, assunzioni, superamento del precariato, immediato rinnovo del contratto nazionale.
USB P.I. - COMUNE DI MILANO