Milano San Raffaele: BEDIN COME MARCHIONNE: OGGI CHIEDE SACRIFICI AI LAVORATORI PER LASCIARLI A CASA DOMANI

Milano -

La RSU dell’Ospedale San Raffaele non può accettare l’aut aut dell’AD Nicola Bedin: mentre chiede sacrifici salariali solo a infermieri, tecnici e amministrativi, lascia intatte le compartecipazioni dei primari, chiedendo che a pagare la crisi siano solo i lavoratori che guadagnano tra i 1000 e 2000 euro al mese. Intanto, sta procedendo unilateralmente anche a ristrutturazioni che creeranno davvero esuberi del personale. Questo crea le premesse per licenziare domani.

Viene chiesta ai lavoratori una pesante decurtazione del salario e un peggioramento delle condizioni di lavoro, a fronte di nessun piano di rilancio, solo una ristrutturazione che rischia solo di dequalificare l’Ospedale.

I sindacati non possono avvallare neanche un licenziamento, ma nemmeno si possono chiedere sacrifici a tempo indeterminato ai lavoratori e senza alcuna prospettiva di migliorare la situazione economica e i livelli di qualità dell’assistenza.

Ad oggi, l’Amministrazione non ha ancora presentato dati certi sulla crisi aziendale riguardanti l’attuale gestione. La stessa Amministrazione prima annuncia licenziamenti, quindi dice di non volerli fare cercando di scaricare la responsabilità di scelte dannose per l’Ospedale sul sindacato.

Venerdì alle ore 8 è convocata l’assemblea generale dei lavoratori.