OSPEDALE SAN RAFFAELE: IL PIANO B E' LA PUBBLICIZZAZIONE

Comunicato stampa della RSU

Milano -

Questa mattina, i delegati sindacali dell’Ospedale San Raffaele erano in presidio fuori dal Tribunale Fallimentare per ribadire che l’attività sanitaria prosegue, con la qualità che ha sempre contraddistinto il grande Policlinico San Raffaele. Le maggiori garanzie di controllo sul risanamento dei conti, dopo la mala-gestione emersa con le ingiunzioni dei creditori e con l’istanza fallimentare, possono essere date da una gestione affidata direttamente al Pubblico.

 

Del piano presentato per la domanda di concordato preventivo, ad oggi illustrato solo verbalmente alla delegazione sindacale, respingiamo innanzitutto la prospettiva di chiusura della sede di Turro e l’intenzione di concentrarsi sulle prestazioni più redditizie, diretta conseguenza di chi pensa al risanamento come ad un buon investimento, che debba essere ripagato nel breve-medio termine.

 

Poiché l’attività sanitaria, di ricerca e formazione della Fondazione continuano ad essere in attivo, un intervento pubblico sulla parte sana non si configura come un accollo di debiti accumulati dal privato, ma come una sottrazione ad un altro privato di un business, di fatto già finanziato dalle risorse pubbliche attraverso i rimborsi regionali della prestazioni sanitarie convenzionate e i finanziamenti governativi della ricerca, trasferiti dalle varie finanziarie.

 

Contemporaneamente, altri delegati sindacali hanno tenuto il presidio presso la sede di via Olgettina, per informare i colleghi sugli esiti dell’udienza.

Domani, il presidio sarà nella sede di Turro, per riprendere da venerdì nella sede di via Olgettina.