Ospedale S.Raffaele: Ambrogino a chi?

Milano -

Domani, mercoledì 7 dicembre, una delegazione di lavoratori del San Raffaele ritirerà la benemerenza cittadina, che il Comune di Milano ha voluto specificamente assegnare ai lavoratori e alle lavoratrici, che nonostante lo stato di crisi causato dalla dirigenza del San Raffaele, hanno continuato a garantire un’assistenza di qualità.

In realtà, il vice-presidente, prof. Profiti, ha subito cercato di cavalcare la notizia, inviando a tutti i dipendenti e alla stampa un comunicato in cui contrapponeva le brutte notizie sul San Raffaele con questa buona notizia. Invece, il Professore dovrebbe preoccuparsi, affinché ci sia una vera discontinuità con le modalità di gestione della precedente Direzione. Certamente nessuno rimpiange la precedente gestione, riguardo alla quale la rivelazione degli scandali è ormai giornaliera. Ma attendiamo dal nuovo management una reale salvaguardia dei diritti dei lavoratori e della qualità assistenziale, sia nell’immediato che per il futuro.

In attesa dell’esito della gara per aggiudicarsi la proprietà di quello che sarà il nuovo San Raffaele, aperta venerdì scorso e che si concluderà alla fine di questo mese, i lavoratori e le lavoratrici del San Raffaele sono convinti che, chiunque sarà il vincitore, dovrà rispettare le richieste fatte all’unanimità dall’assemblea: la qualità dell’assistenza ai pazienti, i livelli occupazionali, il contratto nazionale della sanità pubblica e tutti gli accordi aziendali.

USB ritiene che la stessa gara attualmente aperta sia una dimostrazione che il business HSR non sia un salvataggio generoso, ma un ottimo affare. Perché non si fa avanti allora la Regione, che già ogni anno investe quasi mezzo miliardo di euro nel San Raffaele? Questo garantirebbe sia lavoratori e lavoratrici che pazienti sulla continuità della sanità di eccellenza che ha portato il Comune a premiare i dipendenti del San Raffaele con l’Ambrogino.

 

Coordinamento aziendale USB – Ospedale San Raffaele