San Raffaele: Risposta alla lettera del 19 settembre dell'AD Nicola Bedin

Nei prossimi giorni, continuano gli impegni con le istituzioni e le mobilitazioni dei delegati sindacali:

mercoledì 26 ore 11.30-13: presidio con volantinaggio a San Raffaele Turro (v. Stamira d'Ancona, 20 - Milano) e ore 18: audizione in Commissione Salute Zona 2

giovedì 27 ore 10.30: tentativo obbligatorio di conciliazione dal Prefetto

venerdì 28 e lunedì 1.10 ore 11.30-13.30: presidio con volantinaggio all'ingresso del San Raffaele (via Olgettina, 60)

martedì 2 ottobre ore 8-11: assemblea generale e ore 15: incontro con Assessore al Lavoro del Comune di Milano (v.Dogana)

mercoledì 3 ottobre ore 15.30: audizione in Commissione Sanità Regione Lombardia

 

Milano -

Egr. Amministratore delegato dott. Nicola Bedin

 

Spett.le Direzione del Personale

Oggetto: Vertenza in atto

 

In riferimento alla Vostra del 19 settembre 2012, riteniamo l’informativa finora fornita tutt’altro che esaustiva. Infatti, la nostra richiesta di informativa del 24 agosto è rimasta in parte inevasa e analoga nostra richiesta del 17 settembre è a tutt’oggi inesitata. In particolare, i dati economici che Voi riportate non sono quelli da noi richiesti e non consentono una corretta analisi della situazione economica, in quanto relativi ad una gestione antecedente il conferimento, in cui vi erano elementi che nulla avevano a che fare con l’attuale gestione degli assets core. Inoltre, non ci è stato fornito alcun elemento relativo al piano di rilancio dell’Ospedale.

 

Ciò a nostro avviso si configura come un’indisponibilità al confronto e, dunque, ad avviare un serio tavolo negoziale atto a  perseguire una soluzione adeguata.

 

            Nel corso dell’incontro del 6 settembre u.s. abbiamo precisato che la rappresentanza sindacale si sarebbe resa disponibile ad un confronto finalizzato a trovare soluzioni, solo dopo esser stata messa nella condizione di poter verificare la reale situazione economica dell’Ospedale e solo purché tali soluzioni fossero alternative a tutti i prospettati licenziamenti, per non pregiudicare l’attuale qualità dei servizi erogati. Inoltre, le soluzioni avrebbero dovuto rispondere ai seguenti criteri:

-        essere temporanee e finalizzate al superamento delle eventuali e contingenti difficoltà economiche,

-        coinvolgere tutti i lavoratori dell’Ospedale in maniera progressiva rispetto al reddito.

 

            Questa nostra disponibilità è stata da Voi, nel corso dell’incontro, ritenuta seria e meritoria di essere praticata.

 

            Ma nel corso dell’incontro successivo, del 14 settembre u.s., tale Vostra condivisione dei criteri da noi richiesti è stata ritirata, prospettando soluzioni di natura definitiva, quali ad esempio la modifica del CCNL applicato o la disdetta di accordi aziendali, e non progressive né alternative ai licenziamenti. Quello che voi nel documento definite come “un atteggiamento di chiusura” è solo imputabile al fatto che la Vostra proposta non è coerente con quanto vi eravate impegnati a considerare della nostra disponibilità. E’ pacifico che un arretramento delle posizioni da Voi condivise c’è stato ed è imputabile alla modifica della Vostra posizione tra il 6 e il 14 settembre u.s.

 

Il programma alternativo illustrato nel Vostro documento del 19 settembre conferma quanto da Voi prospettato nell’incontro del 14 (punti 1 e 2), ampliando ulteriormente condizioni non ricevibili per la rappresentanza sindacale. In particolare, ci riferiamo ai punti dal 3 al 5, che si configurano, comunque, come misure finalizzate a nuove riduzioni di organico.

 

Per quanto esposto, confermiamo la nostra disponibilità, così come espressa in data 6 settembre, ad un confronto finalizzato alla difesa e al rilancio dell’Ospedale, alla difesa degli utenti e dei lavoratori, considerando che l’Ospedale San Raffaele eroga un servizio pubblico. Pertanto, respingiamo la Vostra convinzione infondata, che il programma di riduzione dell’organico non pregiudicherebbe in alcun modo la qualità dei servizi e delle prestazioni; infatti, siamo certi che la riduzione degli organici comporterebbe un abbassamento dei livelli qualitativi in maniera esponenziale rispetto al numero dei licenziamenti; così come un analogo risultato negativo sarebbe conseguito introducendo riduzioni di diritti, misure di flessibilità, che determinino abbassamento dei livelli di qualità e sicurezza, e contrazione dei redditi.

 

Infine, affermazioni quali “Vi chiediamo formalmente se siete disponibili a condividere il suddetto programma (…), con la precisazione che una risposta elusiva o dilatoria o non idonea ad assicurare il risultato predetto non potrà che essere interpretata come negativa” pregiudicano un confronto sereno e costruttivo, configurandosi come ricattatorie e viziate da pregiudizio.

 

Distinti saluti            La RSU

Sottoscrivono la presente:  USI  USB  CGIL CGIL CISL UIL LAS FIALS