SANITA' REGIONE LOMBARDIA: CAMBIA L'ORCHESTRA MA LA MUSICA E' LA STESSA.
“Ancora una volta la Direzione Investigativa Antimafia ci parla di una fitta rete di complicità nell'ambito del malaffare nella Sanità Regionale.
Ancora una volta Corruzione: prendevano tangenti in cambio di appalti, qualcuno organizzava safari o vacanze in cambio di favori.
Ancora una volta arresti eccellenti e perquisizioni di: Direttori Generali, Amministrativi, Sanitari, Consiglieri Regionali,faccendieri e ‘ndranghetisti.
Ancora una volta un ennesimo attacco alla Sanità come bene comune”- denuncia Riccardo Germani, Coordinatore Regionale USB Sanità Pubblica -
“Il sistema Sanitario Lombardo, tanto decantato prima da Formigoni ed Oggi da Maroni, è usato per garantire interessi privati e per consolidare il proprio impero politico/affaristico.” Prosegue Germani - “L'eccellenza Lombarda è data esclusivamente da chi grazie alla propria responsabilità ed alla propria professionalità, in una situazione di ruberie e saccheggi in cui la Sanità è diventata negli anni il Bancomat di una Congrega Religiosa, garantisce ai cittadini livelli elevati di assistenza, ovvero: Medici,Infermieri,Operatori Sanitari e dipendenti tutti.
Togliamogli il Bancomat, reinternalizzando tutti i servizi dati in gestione a lobby politico/affaristiche, ridando così dignità a chi ci lavora.
Privilegiamo la Sanità Pubblica, rivedendo i DRG, gli accreditamenti e le nomine dei Dirigenti, eliminando le consulenze e le posizioni organizzative, mandando a casa tutti i Direttori Generali, Amministrativi e Sanitari, messi lì non per competenza ma per appartenenza politica o di congrega religiosa; costoro, in questi anni, hanno creato una vera e propria rete ramificata di complicità che anche l'Antimafia svela con gli arresti e le perquisizioni di oggi.
Ogni giorno, come USB”- Conclude infine Germani- “ci battiamo contro Aziende Sanitarie che, piangendo miseria, limitano i diritti dei lavoratori: non pagano le spettanze e gli straordinari; riducono le ferie, le Risorse Aggiuntive Regionali, i premi di produttività; immettono schede di valutazione, discriminando il salario di professionisti; minacciano licenziamenti e mobilità. Ogni giorno la Direzione Investigativa Antimafia porta alla luce gravi episodi in quelle aziende gestite dalle stesse persone che, di volta in volta, infittiscono quella rete di complicità e che utilizzano milioni di denaro pubblico a fini privati.”