SEDI TERRITORIALI
"NO AL DISTACCO ALL'ERSAF
I dipendenti delle Sedi territoriali della Regione Lombardia, che svolgonofunzioni legate al delicato settore del territorio (gestione dei corsid’acqua - grandi derivazioni e dighe -, polizia idraulica, difesa delsuolo, pronti interventi per calamità e post emergenza), hanno espresso ilproprio rifuto alla "sperimentazione", decisa dall'amministrazioneregionale, del trasferimento di tali attività all'ERSAF.Chiedono alle rappresentanze sindacali di esigere la revoca dellasperimentazione e di discutere del trasferimento solo sulla base di unprogetto formale, che fornisca reali garanzie sul mantenimento delleattuali condizioni di lavoro (economiche e normative, a partire dalla sededi lavoro) e degli attuali livelli di operatività.Su queste basi chiedono ai sindacati di indire iniziative di mobilitazione.Di seguito il testo della mozione approvata all'unanimità.
MOZIONE DELL’ASSEMBLEA DELLE LAVORATRICI E LAVORATORI
DELLE SEDI TERRITORIALI
Le lavoratrici e i lavoratori delle Sedi territoriali (Ster), riuniti in
assemblea il 14 aprile 2011, valutata la persistente mancanza di
informazioni circa la “sperimentazione” del trasferimento all’Ersaf di
attività tecniche svolte dalle Ster (in materia di gestione dei corsi
d’acqua, difesa del suolo, pronti interventi per calamità e post emergenza)
e di reali garanzie circa il mantenimento delle condizioni lavorative
godute in giunta regionale (sia a livello economico, sia normativo),
durante la fase di distacco e, soprattutto, nella situazione definitiva,
VALUTANO
ILLEGITTIMA la sperimentazione, in quanto non è stato prodotto
l’accordo di distacco tra il “distaccante” Regione Lombardia e il
“distaccatario” ERSAF, ai sensi dell’art. 30 del DLgs n° 276/2003 e non
sono stati comunicati neppure i contenuti dello stesso; l’atto
amministrativo con il quale si intende trasferire attività e dipendenti
non è noto, in contrasto con una giurisprudenza consolidata che vuole
che gli atti della pubblica amministrazione siano espressi nella forma
scritta e pubblicati, anche per dare il modo di esprimere eventuali
opposizioni;
INSENSATO il “progetto” di trasferimento di competenze, fonte di
inefficienze e maggiori inutili costi (violando così anche gli artt. 1
e 3 della legge 241/1990), perciò potenzialmente pericoloso per
l’incolumità dei cittadini e dei loro beni; il progetto sottrae inoltre
al controllo pubblico materie chiave per la gestione del bene
“territorio”;
GRAVE il metodo perseguito per ricercare l’assenso al distacco,
prospettando l’allontanamento dallo svolgimento di attività tecniche
altamente qualificate dell’unico personale attualmente in grado di
garantire l’efficienza dei servizi;
di conseguenza,
NEGANO
il proprio assenso al distacco e invitano tutti le colleghe e i colleghi a
non sottoscrivere l’adesione;
DANNO MANDATO VINCOLANTE
alle rappresentanze sindacali dell’ente di:
1. esigere, come condizioni preliminari a qualsiasi confronto:
la revoca della sperimentazione;
che venga fornito un progetto organico, corredato dalle bozze
dei relativi provvedimenti attuativi, nel caso
l’amministrazione persista nella volontà di procedere al
trasferimento di attività e personale ;
2. garantire la partecipazione della propria rappresentanza a tutte le
fasi di confronto con l’amministrazione;
3. una volta ottenuto quanto sopra, convocare una nuova assemblea del
personale interessato, per decidere la piattaforma del confronto con
l’amministrazione e invitano la RSU e le organizzazioni sindacali a
non sottoscrivere alcun atto negoziale senza il proprio preventivo
assenso;
IMPEGNANO
le rappresentanze sindacali a proclamare lo stato di agitazione e
intraprendere le iniziative di mobilitazione e lotta che verranno ritenute
opportune, a partire dalla proclamazione, nel più breve tempo possibile, di
1 ora di sciopero del personale delle Ster.
Si danno appuntamento venerdì 15 aprile alle 11 davanti alla sede
regionale.
Della presente mozione verrà data conoscenza a tutti i dipendenti regionali
e ampia diffusione, anche mediante i mezzi di stampa.
APPROVATA ALL’UNANIMITA’