UFFICIO TECNICO COMUNALE DI VIA PIRELLI

Milano -

Entro la fine del 2013 il trasloco di tutti gli uffici e spostamento dei lavoratori.

 

Giovedì 4 luglio l’Amministrazione ci ha convocato presso l’Aula Magna dell’Acquario Civico per illustrarci i progetti futuri sul palazzo Pirelli, alfine di superare l’attuale problematica inerente alla diffusa e capillare presenza dell’amianto in tutto l’edificio.

 

La questione risale ormai a parecchi anni fa con la Giunta Albertini, quando l’ASL contesta una serie di infrazioni al Comune di Milano per l’inosservanza di parecchie norme sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro: mancava il responsabile preposto alla gestione dell’amianto, mancava la mappatura di materiali potenzialmente cancerogeni (amianto e fibre minerali), mancava l’autorizzazione per adibire alcuni locali sotterranei a luogo di lavoro, l’impianto elettrico fuori norma, ecc.

La portata delle violazioni ha obbligato la Procura ad aprire un fascicolo su vere e proprie ipotesi di reato e ad oggi non risulta chiusa la derivante indagine.

 

Credevamo che questo episodio costituisse precedente e consigliasse alle Amministrazioni, da quella Albertini fino a oggi, di abbattere i fattori di rischio adeguandosi alle norme vigenti in materia;al contrario, come ricordato dalla responsabile ASL D.ssa Colombo durante le assemblee di tutto il personale al Teatro Da Vinci, durante il sopralluogo periodico del 19 settembre 2012, abbiamo riscontrato ( al 20° piano) che continuavano ad avvenire manutenzioni in presenza di materiali coibentati con amianto (MCA) senza le dovute precauzioni esponendo al rischio sia i manutentori, che i lavoratori presenti, che gli utenti.

Pertanto i delegati RLS/USB hanno denunciato i ritrovamenti all’ASL che il giorno 20 settembre 2012 si è presentata nei locali interessati inibendoli a chiunque,campionando i materiali (risultanti positivi ai test), con un ipotesi di ulteriore segnalazione alla Procura della Repubblica.

Da questo momento l’attuale Amministrazione ( grazie anche alle determinanti assemblee e iniziative dei lavoratori) si è attivata con un impegno decisamente diverso rispetto alle precedenti, numerose le occasioni di confronto e la decisione di iniziare al più presto per trovare idonea soluzione, partendo da parziali bonifiche e della messa in sicurezza (vedi fancoils).

 

Da parte di USB e dei Delegati RLS/USB continuano le segnalazioni, le richieste di chiarimenti e di documentazione sui lavori effettuati.

 

Ed arriviamo alla giornata del 4 luglio, in cui l’Amministrazione ha enunciato la propria decisione garantendo che, se non ci saranno intoppi, il trasloco di tutti gli uffici e spostamento di tutto il personale avverrà entro la fine dell’anno in corso; il palazzo verrà permutato con altro stabile che dovrà avere determinati parametri: capienza di almeno 800 lavoratori (in alternativa due con stessa capienza e distanza massima di 800 m. tra loro), distanza massima di 500 m. da una stazione MM, impianti chiaramente a norma, completamente cablato, ingresso indipendente, ecc.

 

Bene, se le cose procederanno in questa maniera stiamo apprestandoci a trovare una soluzione che metta fine ad anni di potenziali esposizioni di sostanze pericolose per la salute di tutti i lavoratori e frequentatori del Pirelli.

 

DUBBI: ce ne sono, soprattutto per la tempistica, ad oggi non è ancora stata presentata in Giunta la delibera necessaria, bisognerà metter a bando l’offerta ipotizzata, una volta individuato il soggetto interessato passare alle verifiche sulla reale funzionalità e rispetto delle norme del nuovo stabile, affrontare il trasloco che si ipotizza duri almeno due mesi. Ce la faremo davvero con i tempi?

 

ALTRI DUBBI: in quale zona verrà individuato il nuovo stabile? Sappiamo che nel bando verranno privilegiate le allocazioni vicine alla zona attuale, ma non risulta certezza. Se aggiungiamo che a detta dell’Amministrazione la permuta avverrà a costo zero, tra una nuova sede completamente a norma contro quella vecchia che comunque necessiterà per l’acquirente di una bonifica costosa, il dubbio è che il nuovo palazzo potrebbe essere individuato in zone più decentrate, di minor pregio.

 

Comunque è un notevole passo avanti che supererà le criticità esistenti che tanto allarmano i lavoratori del Pirelli che giustamente da ormai parecchi anni pretendono soluzioni a garanzia della salute nei luoghi di lavoro.

 

AUGURIO: ce ne sarebbero tanti e per tutti, ma in questo delicato momento lo dedichiamo affinché una scelta di buon senso, la salute dei lavoratori e delle centinaia di utenti che frequentano il Pirelli, non si trasformi in occasione speculativa dei soliti palazzinari, che a Milano spesso si sono distinti per la loro famelica ingordigia, mai superata neanche dopo Tangentopoli

USB P.I. Comune di Milano