UNA DELEGAZIONE DI USB HA INCONTRATO, OGGI, GLI ASSESSORI TABACCI, CONFALONIERI E TAJANI .

Milano -

L’incontro, tenutosi oggi 28 maggio presso la sala giunta di Palazzo Marino, ha avuto come ordine del giorno la SEA, ma è stata l’occasione per confrontarsi sul bilancio triennale 2012/2014 del Comune di Milano, che la giunta si propone di far approvare entro il 30 Giugno.

L’Obiettivo dichiarato dalla Giunta è quello di tenere sotto controllo i conti per evitare la rottura del Patto di Stabilità, con piena sottomissione alle decisioni del Governo Monti.

In questa logica si sono aumentate le tariffe dei servizi pubblici e aumentati i tributi che gravano sui cittadini. La “Spending Review” (Revisione delle spese) a livello locale ha prodotto 110 milioni, sul bilancio comunale di 2,5 miliardi, ben poca cosa.

Abbandonata l’idea di una quotazione in borsa, perché i tempi dell’incasso sarebbero troppo lunghi e l’introito non sicuro in questo momento di crisi, a luglio dovrebbe perfezionarsi l’acquisizione del 14,5% di azioni SEA della Provincia di Milano, contro il 18,5% delle azioni Serravalle detenute dal Comune, più una quota economica aggiuntiva che Provincia darà al Comune. A quel punto il Comune venderebbe il 50,1% (che si aggiunge al 29,75% già ceduto al Fondo 2i), rimando con il 19% di SEA e cedendo per sempre la maggioranza degli aeroporti ai fondi privati.

L’Assessore Tajani, che premette come in altre situazioni mai avrebbe pensato a cessioni di patrimonio, aggiunge che resterà una specie di golden share al Comune, mentre l’acquirente dovrebbe garantire i livelli occupazionali e l’attuale perimetro aziendale, inserendo nella gara d’asta un apposito protocollo d’intenti.

L’assessore Tabacci è consapevole che SEA (gli aeroporti di Malpensa, Linate e Bergamo) travalica i confini della città, che riguarda il futuro del sistema del Trasporto Aereo del Nord Italia e decine di migliaia di lavoratori, oltre agli occupati dell’indotto nelle diverse province, ciò nonostante si chiederà alla sola città di Milano, se preferisce un altro aumento delle tasse (IMU, TARSU, IRPEF, ecc.) e delle tariffe dei servizi sociali, oppure approva la vendita delle aziende comunali.

USB ritiene quantomeno “odiosa e ricattatoria” questa “consultazione”, che ricorda lo stile del referendum imposto da Marchionne ai lavoratori della FIAT: accettate il contratto peggiorativo o andiamo all’estero.

USB è convinto della necessità di regolare il T.A. regionale, svolgendo un ruolo pubblico con il Governo nazionale, per evitare l’attuale giungla degli aeroporti e la concorrenza sleale tra di essi.

Le giunte precedenti si sono poste solo il problema d’incassare i dividendi, disinteressandosi degli argomenti di fondo, se l’attuale giunta si preoccupa solo di incassare almeno 750 milioni dalla vendita di SEA, dov’è la differenza d’impostazione tra le vecchie e la nuova, si pensa, forse, che i privati trascureranno la loro politica di profitto e affronteranno queste tematiche?

Si è detto di un “Piano d’investimenti per sostenere il patrimonio”. Normalmente gli investimenti si fanno per aumentare la capacità produttiva e di resa di un’attività, ma, se questi due miliardi previsti serviranno per far fronte alle spese del Comune, come si pensa di far fronte alle necessità future, se si vendono le attività che hanno reso e rendono ingenti fondi al Comune. Si innesca un processo di impoverimento graduale che vedrà altre alienazioni del patrimonio pubblico:  per favore, evitiamo almeno di chiamarlo “Piano d’investimenti”!

USB sarà in presidio il 31 Maggio davanti a Palazzo Marino, al compimento del primo anno di questa maggioranza, anche per chiedere una politica sociale differente da quella passata.