USB all'assessore Gallera: questo sistema sanitario criminale va rottamato!
Presidio USB sotto l’assessorato regionale al Welfare in carico a Giulio Gallera.
Alcune centinaia tra lavoratrici e lavoratori della sanità e semplici cittadini ha contestato le politiche regionali che hanno portato ai drammatici esiti della pandemia in questa regione, a partire dai 16.000 decessi ufficiali ad oggi.
Tra le richieste portate all’attenzione dell’assessorato, l’abbattimento di quote di sanità privata; il superamento del sistema sanitario regionale ed un ritorno ad un sistema sanitario nazionale, universale e pubblico; il ripristino dei posti letto tagliati, così come delle strutture di pronto soccorso e la riapertura dei nosocomi dismessi; la riattivazione dei tanti servizi territoriali dismessi e tagliati a partire da quelli di prevenzione; riportare le RSA sotto un più stretto controllo pubblico, in considerazione degli esiti dell’epidemia che hanno dimostrato la grande fragilità di questo sistema nel quale si saranno registrati circa 10.000 decessi dall’inizio dell’anno. Si è quindi parlato della stringente ed irrimandabile necessità di procedere con assunzioni di personale stabile e con la stabilizzazione del personale precario.
Nel riportare anche la voce delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata, si è posto l’accento sulla necessità di un percorso di assimilazione di questi a quelli della sanità pubblica per sottrarli ad una situazione di sfruttamento sempre più ingente e che nel corso dell’epidemia si è resa evidente.
Abbiamo già anticipato le future iniziative che ci vedranno protagonisti, a partire da uno sciopero di settore nel prossimo mese di giugno, così come a iniziative sindacali nei diversi luoghi di lavoro e denunce alle autorità competenti per tutte le situazioni che hanno compromesso la salute e la vita di lavoratori e cittadini.