Verità e giustizia per le RSA lombarde: 22 luglio ore 10, presidio sotto l'assessorato regionale al Welfare
USB organizza un presidio aperto a tutta la cittadinanza, il giorno 22 luglio alle ore 10, sotto l’assessorato al Welfare della Regione Lombardia, per pretendere giustizia per i cittadini, i pazienti, le lavoratrici e i lavoratori della sanità e delle RSA. La tragedia delle RSA lombarde, non può passare sotto silenzio!
La strage che il virus ha compiuto in Lombardia è stata favorita con evidente forza dalle politiche sanitarie lombarde, improntate al profitto invece che alla tutela della salute, oggi lo possiamo dire con chiarezza.
Questo drammatico effetto ha investito come uno tsunami le RSA lombarde, dove si stimano circa 10.000 decessi su 730 strutture. Il modello della sanità regionale, affidando a soggetti privati che hanno individuato nel settore un grande business e che quindi hanno nel profitto l’unico interesse, alla faccia della salute, è il corresponsabile di questa strage. Un modello che è inoltre incentrato sullo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori, costretti ad una condizione di perenne precariato.
Le RSA, fin dai primi giorni dell’epidemia, sono state abbandonate a loro stesse, con la scelta scellerata di privilegiare le strutture ospedaliere e i ricoveri, non supportando la sanità territoriale e tanto meno le RSA, dove però venivano ricoverati i malati di covid “leggeri”. Tutto questo, unito alla mancanza di controlli, cioè di tamponi, su pazienti e personale e alla mancata messa in sicurezza delle strutture ha esposto la popolazione più fragile ed esposta al virus, gli anziani, al contagio e con loro le lavoratrici e i lavoratori.
Di fronte a tutto questo, la regione e CGIL, CISL e UIL, hanno firmato un accordo regionale che esclude il personale delle RSA dalla distribuzione dei premi covid. Un ulteriore schiaffo ai lavoratori.
Una tragedia immane per i ricoverati e le loro famiglie, per i lavoratori che per settimane non hanno avuto accesso ai dispositivi di sicurezza individuale. Questa tragedia non può e non deve ripetersi.
Perché tutto questo non accada più, questo sistema deve essere radicalmente trasformato e rimesso saldamente sotto il controllo pubblico. La Lombardia, ricordiamolo, ha avuto un tasso di decessi più che triplo rispetto al Veneto, regione confinante con un sistema simile, ma che ha avuto l’accortezza di approntare un piano di risposta alla pandemia basato su principi sanitari e di salute pubblica.
La Lombardia si è tragicamente confermata la regione nella quale tutto ciò che riguarda la salute è sacrificato in nome del profitto.
Per questo invitiamo i cittadini, i parenti degli ospiti deceduti nelle RSA, le lavoratrici ed i lavoratori delle RSA, le lavoratrici e i lavoratori tutti della sanità lombarda al presidio che si terrà il giorno 22 luglio alle ore 10.00 sotto l’Assessorato Regionale al Welfare (piazza Città di Lombardia, ingresso di Via Restelli).