Vertenza SEA Handling: Un cavallo di Troia del Fondo F2i per conquistare la Governance totale del Gruppo SEA

Varese -

Un giornale ha riportato la trattativa segreta in corso, fra SEA, SOCI, Comune di Milano e Governo Italiano con la Commissione Europea, per un riassetto nella Governance di SEA : Si cercherebbe di nominare un CEO (o Amministratore Delegato) appartenente al fondo F2I.

 

Se ciò accadesse, i requisiti di discontinuità, richiesti da Bruxelles per modificare il proprio orientamento sulla vicenda SEA HANDLING, sarebbero garantiti alla Commissione Europea; praticamente una modifica dell’identità economica di SEA.(con somma soddisfazione delle compagini sindacali cosiddette confederali, di quelle neo nate e di quelle che, per quattro lenticchie, hanno perso la strada ultimamente)

 

L’Obiettivo, a questo punto, non è più quello di creare i requisiti di discontinuità richiesti dalla CEE per le attività di terra, ma espandere la discontinuità a livello dell’intero Gruppo SEA, dal momento che questa non sarebbe più una società pubblica con capitali privati, non avrebbe più un Presidente ed un CEO (AD) in un'unica carica, ma due figure: una che cura gli indirizzi ed un'altra (il CEO) che si preoccupa della gestione.

 

F2I finirebbe, cioè, per gestire tutto, così da realizzare la promessa del Grande Ingegnere: tenere l’Handling dentro SEA, perché per la Commissione Europea la gestione sarebbe privata...viene da dire come Fantozzi “quanto buono è lei Grande Ingegnere” .

 

Tutto questo non è mai stato discusso con le OOSS, che oggi si dividono fra:

 

A) I tre Re Magi che vogliono dare tutto al privato e che seguono la cometa, sotto l’insegna dell’aiutare i ricchi a prendersi tutto quello che funziona nel pubblico;

B) I Sindacati che intendono credere nella solidarietà e nella necessità di uno Stato che direttamente offra e controlli i Servizi pubblici, dove cittadini e lavoratori possono partecipare alla formazione delle decisioni…

Ci chiediamo quale sarà il costo per i lavoratori in termini salariali, di diritti ed occupazione; quanto dovrà sborsare in più il Governo in termini di cassa integrazione e mobilità, proprio in questa azienda che offre profitto reale e continuativo.

 

 

Che bello è fare l’imprenditore di Servizi in Italia:

gli utili sono per loro e le perdite sono per tutti noi!!!

 

In questa vicenda è vergognosa la posizione della Politica, soprattutto quella del Comune di Milano che, salvo poche eccezioni, sta regalando un’impresa efficiente che produce utile e dividendi per la Comunità.

 

Che fine hanno fatto le promesse elettorali di chi giurava che avrebbe curato e mantenuto il bene comune? Sembra che non ci siano differenze fra i partiti, quando si tira a campare.

 

Abbiamo visto la svendita di AEM ,della Centrale del Latte, delle Farmacie e abbiamo creduto che un comune governato, cosi dicono, dalla “Sinistra” non avrebbe più ripetuto operazioni di questo tipo.

Si conferma e sta a pennello ai nostri prodi “compagni”, purtroppo, un vecchio detto della saggezza popolare: “ non è l’abito che fa il monaco”.

 

Ci attende uno scenario, tra qualche mese, che sarà più difficile e subdolo di qualsiasi altro vissuto fino ad oggi.

 

Si presenteranno come salvatori dei posti di lavoro, sapendo bene che le soluzioni saranno transitorie; offriranno delle buone uscite sapendo che non c’è lavoro da nessun’altra parte, qualche soldo subito e lavoro forse mai.

 

L’unica alternativa è una lotta continua, usando tutti i mezzi che la democrazia ancora ci consente!

 

Le procedure di raffreddamento legge 146/90 e 83/2000 sono di nuovo state avviate, per proclamare altre giornate di SCIOPERO!