Rinnovo del CdA SEA?!!! Tra Discontinuita'- Parcellizzazione - Privatizzazione Iniziata dal Comune di Milano e da Bonomi/Gamberale
Il presidente del Gruppo Sea Bonomi se ne va, dichiarando:“lascio una SEA sana”.
Invece lascia la SEA senza aver fatto nulla per “impedire” l’inchiesta della commissione europea che stà agevolando solo la finanza speculativa.
E c’è chi grida alla vittoria, solo perchè la sanzione di € 360 ml inflitta dalla Comunità Europea non è stata iscritta a bilancio.
Non bisogna essere dei “ grandi” strateghi, per affermare che tale decisione era più che scontata; la “DECISIONE” di non mettere a bilancio la sanzione già balenava il 1 giugno 2013.
Un’azienda ancora in utile, ma in crisi, è un paradosso politico che dice molto male della proprietà, principalmente da chi afferma di stare con i lavoratori, come il conglomerato politico che gestisce il comune di Milano e che invece svende una società che ,pure in difficoltà ,crea utili. Attendiamo che la magistratura che ha iniziato un inchiesta su questo processo si pronunci e ci dica che tutto è a posto!!!
Abbiamo assistito alle faraoniche consulenze esterne, alle concessioni di lavoro in appalto senza gare e senza tutele nei cambi d’appalto per i lavoratori, intimidazioni a chi dimostrava un giusto dissenso nei confronti di un atteggiamento autoritario e non autorevole di alcuni dirigenti aziendali.
NESSUNO degli AZIONISTI HA PRESENTATO UN SERIO PIANO INDUSTRIALE !!!
Un presidente ed un gruppo dirigente, che ha chiesto sacrifici ai lavoratori , che fuoriesce con buoni uscite da nababbi; nel contempo chi rimane come azionista al momento di “minoranza” percepisce pensione da NABABBO.
IL NUOVO CDA “DEVE” CAMBIARE ROTTA !?!
Pensiamo che la Sea, sia ad una svolta cruciale, è per questo che continueremo a lottare per un cambiamento di marcia e di rotta.
Si abbandonino le politiche di dismissione di SEA Handling e si lavori per una SEA unica.
Che il piano industriale sia sviluppato, mettendo al centro lo sviluppo del trasporto passeggeri e merci, come servizio pubblico ai cittadini. Il mantenimento dei livelli occupazionali/salariali, tenendo che i beni di prima necessità hanno un aumento esponenziale.
Puntuale informazione a tutte le Organizzazioni Sindacali e che cessino le discriminazioni perpetuate nei confronti dei lavoratori.
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